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La D’Urso lancia la sua rivista e ironizza: “Meglio faccette che doppie facce”

La presentatrice ha creato una rivista tutta sua. Si chiama “B il Magazine di Barbara D’Urso” e si trova già in edicola. La Barbarella nazionale propone consigli, ricette, interviste e storie, per aiutare i suoi lettori a vivere meglio.
A cura di Daniela Seclì
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Barbara D'Urso non si ferma mai. Sono sempre più numerosi i progetti che la vedono protagonista. Ogni giorno è in tv con il suo programma "Pomeriggio 5". In libreria è presente con i suoi libri e ora arriva anche in edicola. Proprio così, la Barbarella nazionale si è tuffata in un nuovo progetto editoriale. Ha ideato una rivista che si chiama "B il magazine di Barbara D'Urso". Il primo numero, al prezzo lancio di 1 euro è già in vendita. La rivista si compone di 100 pagine, senza pubblicità.

Nell'editoriale la presentatrice spiega ai suoi lettori: “Questo è un giornale che voglio scrivere insieme a voi”. I contenuti sono vari. Tra le pagine si ritrovano storie di vita, ricette, consigli, interviste, moda e suggerimenti pratici. Barbara D'Urso racconta l'emozione con il quale ha intrapreso questo nuovo progetto:

“Sono abituata a parlarvi in tv e sul web, tramite il mio blog e i social network, ma ora mi avete tra le mani! Sono davvero emozionata all’idea di entrare in casa vostra in questo modo."

L'intento con cui è nato "B Magazine"

Barbara D'urso ha spiegato i motivi che l'hanno spinta a creare questa rivista. Il suo intento è quello di fornire ai suoi lettori, delle informazioni che possono aiutarli a vivere meglio:

"È un giornale che ho creato su misura per me e soprattutto per voi! Scoprirete un sacco di cose che, sono certa, vi aiuteranno a vivere meglio e a piacervi ancora di più”.

In occasione del lancio di "B Magazine", la presentatrice ha pensato bene di togliersi anche un sassolino dalla scarpa. Barbara D'Urso si è presentata con una maglia bianca, dove spiccava la scritta a caratteri cubitali: "Meglio le faccette che le doppie facce". Le lettere erano circondate dalle classiche emoticon. In questo modo, ha risposto con ironia ai detrattori che vedono nelle espressioni con cui racconta le storie in tv, un modo per strumentalizzare su vicende tragiche.

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