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La figlia di Anna Marchesini denunciò il padre e la D’Urso: “Nessun reato, pochezza intellettuale”

Un anno fa Virginia Marchesini denunciava il padre Paki Valente e Domenica Live per gli appelli televisivi in cui lui le chiedeva di riconciliarsi dopo anni di distanza. Ora, il gip di Roma ha archiviato il caso sostenendo che il reato non sussiste: “Ma è sciacallaggio televisivo”.
A cura di Valeria Morini
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Si chiude il caso della denuncia contro Barbara D'Urso e Paki Valente da parte di Virginia, figlia di quest'ultimo e di Anna Marchesini. Esattamente un anno fa, la 24enne aveva diffidato il padre – con cui i rapporti sono inesistenti – dal parlare in pubblico di lei, presentando in Procura e al Garante della Privacy una denuncia contro di lui ma anche contro Barbara D'Urso e il settimanale DiPiù, rei di aver ospitato gli appelli di Paki affinché si riconciliasse con lui. Ora, a mettere la parola fine a quella storia, è il gip di Roma Tamara de Amicis. Non sussiste alcun reato, ma solo "pochezza intellettuale": questo il verdetto.

La decisione del giudice

Archiviate, dunque, le accuse contro Pasquale "Paki" Valente e Barbara D'Urso, che Virginia aveva sollevato in seguito a una lettera del padre e a due ospitate a Domenica Live. Questo il testo della ordinanza di archiviazione di Tamara de Amicis, in cui si sostiene che "È stata violata la privacy della giovane ma si tratta di questione priva di rilievo penale in quanto né la missiva né frasi pronunciate durante la trasmissione hanno di per se contenuto offensivo dell’onore". Il gip ammette comunque che la scelta da parte della D'Urso di dare spazio a tali contenuti è "sciacallaggio televisivo".

La missiva, con toni patetici manifesta il dolore dell'uomo per non aver avuto la possibilità di coltivare il rapporto affettivo con la figlia per cause genericamente ascritte ai dissidi esistenti nella coppia e ad una presunta condotta ostruzionistica della Marchesini nel consentire al padre di far visita alla figlia. La stessa querelante nel qualificare “sciacallaggio televisivo” certe trasmissioni che danno voce a personaggi e questioni del tipo di quella che ha colpito lei stessa, ha dato una compiuta spiegazione a certi fenomeni, che sono chiaramente inopportuni, oltre che dimostrativi di pochezza intellettuale e morale di chi li pone in essere, ma non attingono la soglia di rilevanza penale

La denuncia di Virginia

A Domenica Live, Paki aveva chiesto alla figlia la possibilità di tornare a nella sua vita, alcuni mesi dopo la morte della compianta Anna Marchesini. Virginia è nata dal breve e turbolento matrimonio tra la comica e Valente, durato dal 1991 al 2001. Seguono le parole della diffida della giovane contro il padre, risalente al marzo 2017.

Con riferimento alle puntate del 18 settembre 2016 e del 26 febbraio 2017 del programma ‘Domenica live’ di Canale 5 condotto da Barbara D'Urso e alle dichiarazioni rilasciate dal ‘mio padre biologico’ Pasquale Valente lo diffido dall'occuparsi a qualsiasi titolo di me con dichiarazioni e prese di posizione, lo diffido inoltre dall'occuparsi della mia vita, dal momento che lui non solo non ne ha mai fatto parte ma ha cercato in tutti i modi di danneggiarla. Sono pienamente padrona delle mie decisioni, scelgo io le persone da frequentare e coltivo con amore uno splendido ricordo della figura e degli insegnamenti di mia madre, l’unica, e sottolineo l’unica, che mi abbia cresciuta ed educata permettendomi di laurearmi con pieni voti e di continuare a studiare per il master che mi consentirà, spero, di realizzare la mia passione, quella della scrittura. Ribadisco che il signor Valente è stato da me già denunciato per questi stessi motivi. Rappresento che non è mia intenzione rilasciare ulteriori dichiarazioni in merito a questa vicenda oltre questa che sono stata costretta a fare per ristabilire la verità.

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