La figlia di Michael Jackson nega di avere tentato il suicidio dopo l’uscita di Leaving Neverland
Paris, figlia di Michael Jackson, smentisce la notizia del tentato suicidio pubblicata da TMZ. La giovane twitta sotto il profilo del celebre tabloid e scrive: “Fanc*** voi bugiardi!”. La notizia era stata pubblicata pochi minuti prima dal noto sito. TMZ aveva raccontato di una telefonata arrivata alla polizia e ai soccorsi intorno alle 7.30 di questa mattina, partita proprio dall'abitazione della ragazza a Los Angeles. Secondo le prime indiscrezioni, Paris aveva cercato di togliersi la vita tagliandosi le vene. Trasportata in ospedale, i medici sarebbero riusciti a stabilizzare le sue condizioni di salute. Adesso, però, è proprio la figlia di Jacko a smentire. Secondo la giovane, si tratterebbe di una bugia.
Gli effetti del documentario
TMZ sostiene che il presunto tentativo di suicidio di Paris sarebbe in parte dovuto agli effetti della pubblicazione del documentario Leaving Neverland, che racconta gli abusi sessuali presumibilmente inflitti da Jackson ad alcuni bambini all’interno della tenuta diventata nota in tutto il mondo, quella grande casa sulla quale sono ormai cadute decine di ombre. Ad accusare la star sono Wade Robson e James Safechuck, che avrebbero conosciuto la popstar quando erano solo dei ragazzini.
Le reazione della famiglia di Michael Jackson
I familiari di Jacko, in primis i suoi figli, hanno sempre sostenuto l’innocenza del re del pop. Paris e i suoi fratelli, dunque, sarebbero comprensibilmente sconvolti dalla pubblicazione di quel documentario che la famiglia Jackson avrebbe tentato invano di bloccare. Le conseguenze del documentario sono state devastanti per l'immagine di Jacko sia nella musica che nella televisione. Comprensibile lo stato d'animo attuale di Paris. La giovane, inoltre, aveva già tentato il suicidio nel 2013.