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La malattia di Isabella Ferrari: “Non mi sentivo più le gambe, di questo male si moriva”

Isabella Ferrari racconta la lotta conto la malattia che l’ha destabilizzata e fatta temere per la sua vita: “Una mattina mi sono svegliata e non sentivo più le gambe. Speravo non si trattasse di un male mortale”.
A cura di Stefania Rocco
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Isabella Ferrari racconta per la prima volta il timore legato alla malattia, di cui non rivela il nome, che l’ha colpita qualche anno fa e della quale si è decisa a parlare solo di recente, dopo averla superata. Intervistata per la rubrica Io Donna del Corriere della sera, Isabella racconta il difficile periodo vissuto e la paura di non farcela:

Che una mattina mi sono svegliata e non sentivo più le gambe. E che è iniziato un percorso di paura, dolore, impegno per cercare una diagnosi. E di speranza che non si trattasse di un male mortale. Qualche anno fa era mortale. Oggi, si guarisce. Ma all’inizio, non si capiva che cosa avessi. Si tratta di una malattia rara, di cui non dirò il nome per evitare che le persone vadano su Internet a cercarla. Io l’ho fatto ed è servito solo a darmi più angoscia. Le informazioni sul web non sono mai aggiornate.

La diagnosi alla Ferrari

La ricerca per stabilire una diagnosi è durata a lungo e ha messo la Ferrari nella condizione di vivere un periodo d’ansia. Non vuole rivelare il nome del male che l’ha colpita, ma anticipa che si tratta di una malattia rara. Preferisce non farne il nome perché teme di indurre in errore quanti ne soffrono. Quando la diagnosi è arrivata avrebbe portato con sé anche una sorta di liberazione:

Ho sentito la fragilità e insieme la forza di affrontare la malattia. La paura l’ho vissuta attraverso gli occhi degli amici, di mio marito, dei miei tre figli. La forza, invece, era lì. Ho portato avanti la vita, impegnandomi a esserci in casa, coi figli, a sorvegliare cosa mangiavano. Il fare non mi ha fatto pensare.

Le prime dichiarazioni dell’attrice

La Ferrari, uno dei grandi amori di Gianni Boncompagni, dichiarò di essersi ammalata e di essere guarita qualche mese fa. Anche all’epoca, però, chiese con fermezza che non lo fossero poste ulteriori domande. Avrebbe raccontato solo quanto desiderava diventasse di dominio pubblico: “Mi sono ammalata e sono guarita. Punto. E, la prego: lo dico con il punto”.

Il momento più difficile vissuto

Oggi che ha deciso di essere più chiara, la donna ritorna con la mente al periodo più difficile vissuto, quello che ha richiesto da parte sua la dose maggiore di coraggio. Si riferisce a pochi mesi fa, quando salì sul palco di Telethon sebbene malferma sulle gambe. All’epoca, però, sentiva di doversi sottoporre a tale prova:

So quale è il momento in cui sono stata più coraggiosa. Ero traballante sulle gambe, ma senza dire nulla, sono andata a Telethon su Raiuno, per raccogliere fondi per la ricerca. Io prima faccio, poi penso. E dopo, pensandoci, mi sono fatta tenerezza. Avevo sentito di dovermi spendere per una buona causa e anche ora è solo per chiedere sostegno alla ricerca che racconto cosa ho passato. Perché, all’inizio, ho cercato i grandi nomi senza trovare una cura, poi la terapia era nell’ospedale sotto casa.

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