La moglie di Bon Jovi ricoverata per un incidente domestico, si è ferita alla mano
La giornata di ieri si è rivelata piuttosto travagliata per Jon Bon Jovi e la moglie Dorothea Hurley. La donna è stata trasportata all'ospedale d'urgenza, dopo essersi tagliata accidentalmente ad una mano. La coppia si trovava nel suo lussuoso attico a Soho. Erano le 11:30 del mattino e Dorothea si trovava in cucina, dove stava tagliando delle verdure. Il coltello è scivolato sul palmo della mano sinistra, provocando un taglio profondo. Secondo quanto riporta il New York Post, è stato provvidenziale il tempestivo intervento di Jon Bon Jovi.
Il cantante ha immediatamente chiamato i soccorsi. I paramedici sono giunti sul posto e hanno trasportato la 52enne al Beth Israel Medical Center. Secondo quanto ha affermato una fonte, la mano di Dorothea sanguinava fortemente. Il portavoce della star, Ken Sunshine, ha fatto sapere che è stato al fianco della moglie in ospedale. Ad aprile, la coppia ha festeggiato 25 anni di matrimonio. I due, infatti, si sono sposati il 29 aprile 1989 nella Graceland Chapel di Las Vegas. Sunshine, inoltre, ha fatto sapere:
"Dorothea Hurley sta bene, in questo momento sono usciti a cena."
E ha liquidato la vicenda, commentando:
"È stato solo uno strano incidente domestico."
Nel 2012, Dorothea e Jon hanno dovuto superare un duro colpo. La figlia Stephanie Rose era stata ritrovata priva di sensi nel dormitorio dell'Hamilton College, in overdose di eroina. Solo alcuni mesi dopo, il cantante decise di esprimersi sull'argomento. Durante un'intervista spiegò:
"E’ stata la peggior telefonata della mia vita. Il problema droga è molto più importante di quanto si possa immaginare. La forza per affrontare il problema è arrivata anche dall’affetto e dalla vicinanza dei fan. Affrontare la dipendenza dalla droga di una figlia non è facile, e non c’è nemmeno un manuale di istruzione. La circondiamo di affetto ma sappiamo che esiste l’eventualità che possa caderci di nuovo, lei è una ragazza molto coraggiosa. Ma non posso dimenticare quante persone ho incontrato che hanno condiviso la stessa storia riguardo ai propri figli. Fortunatamente questa volta è finita bene."
