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La moglie di Nibali: “Prima del Tour ci stavamo lasciando”

La moglie di Nibali, Rachele, in un’intervista a Diva e Donna rivela fosse in crisi con suo marito prima del Tour, colpa degli allenamenti durissimi accavallati allo stress dell’arrivo della prima figlia: “Poi ci siamo abbracciati. Ed eccoci qua”.
A cura di A. P.
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Con le sue telecamere Fanpage è andato a scoprire la terra di Vincenzo Nibali, lo squalo dello Stretto, proprio nei giorni in cui si stava consumendo quella vittoria storica in Francia, che a distanza di 16 anni da Marco Pantani ha riportato nel Bel Paese il trionfo al Tour de France. E mentre Nibali vinceva La Grande Boucle, noi ascoltavamo amici e familiari di quel ragazzo descritto come semplice, modesto e volenteroso, quello che ha fatto "incazzare i francesi", sulle cui prestazioni aveva influito un solo fattore esterno ulteriore all'impegno: sua moglie e sua figlia. Il quadretto familiare appariva dunque perfetto, così come confermato il giorno dell'arrivo a Parigi, dove la moglie di Vincenzo e la piccola faglia nata da pochi mesi erano presenti per festeggiare un giorno storico e, chissà, forse irripetibile.

"Prima del Tour ci stavamo perdendo"

Ma l'intervista che oggi la signora Nibali, Rachele, ha rilasciato a Diva e Donna, racconta di una realtà ben diversa, che si consumava proprio i quei giorni, una di quelle crisi di coppia plausibilissime e fisiologiche, che si è verificata proprio nelle settimane antecedenti all'inizio della corsa a tappe che ha consacrato il talento ciclistico di Vincenzo Nibali: "Proprio poco prima del Tour ci stavamo perdendo. Io avevo avuto un parto difficile, avevo bisogno di lui. Ma era preso dagli allenamenti". Complice la maternità, che porta sempre degli sbalzi d'umore incontrollabili e la necessità di ricalibrare le abitudini, la storia tra i due vacillava, nonostante l'amore che li ha sempre uniti. Ma poi è arrivata la pace: "Un mese dopo la nascita di nostra figlia ci siamo trovati faccia a faccia a urlarci addosso tutto quello che avevamo dentro. Sono stati dieci minuti duri ma decisivi. Poi ci siamo abbracciati. Ed eccoci qua".

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