La moglie di Wouter Weylandt piange per il suo “petit playboy”
Il giro d’Italia si è tinto di rosso. Per conquistare la tanto ambita maglia rosa, Wouter Weylandt è morto dopo aver battuto la testa. I soccorsi si sono rivelati inutili. I genitori del ciclista soni stato subito allertati, mentre la moglie si trovava, sfortunatamente, fuori casa. Ieri Anne – Sophie è atterrata a Malpensa. Il volto straziato dal dolore. I flash non l’hanno risparmiata.
Il viaggio da Bruxelles a Milano, poi l’incubo. La moglie di Wouter era incinta. La coppia avrebbe avuto la gioia di diventare genitori a settembre, ma tutto si è spezzato. Il sottile filo che lega ciascuno di noi alla vita si è improvvisamente interrotto. Weylandt ha smesso di respirare. Lui, il “petit playboy” del ciclismo lascia i genitori e la sua dolce metà nel dolore più assordante.
Era considerato un uomo affascinante, capace di far innamorare le donne, un ciclista indomito e coraggioso. Lei, Sophie, era riuscita a conquistarlo, usando la sua dolcezza, il suo temperamento mite. Era scoccato l’amore. Il loro rapporto era riuscito a superare altri momenti difficili, altri incidenti. Ma quello di ieri è costato la vita al ciclista.
Solo un anno fa Wouter Weylandt era stato ad un passo dalla morte. Lo scontro con Kurt Hovelijnc durante una gara su pista aveva catapultato la sua dolce metà nell’incubo. Ma era stato il collega a subire le lesioni più gravi. In quell’occasione Anne riuscì a salvare Kurt. Chiamò i soccorsi e, dopo un’operazione alla testa, Hovelijnc potè riaprire gli occhi. Oggi Sophie piange il suo uomo o come lei stessa amava sempre definirlo: “il suo playboy”.