La sorella di Britney Spears rompe il silenzio: “Mai guadagnato nulla dalla conservatorship”
La testimonianza di Britney Spears di fronte alla Stanley Mosk Courthouse di Los Angeles che dovrà decidere se sollevarla dalla conservatorship, ha gettato una lunga ombra sulla famiglia della popstar. Britney ha denunciato il suo stato di quasi prigionia, raccontando di avere perso il controllo sulla sua vita dal 2008. Ha dichiarato di volere citare in giudizio “tutta la sua famiglia”, pur senza mai fare il nome della sorella. A chiedere un intervento pubblico di Jamie Lynn Spears sono stati i sostenitori di Britney, coloro che in tutto il mondo hanno lanciato l’hashtag #freeBritney affinché il caso dell’artista arrivasse all’attenzione dell’opinione pubblica.
La versione di Jamie Lynn, sorella di Britney Spears
Jamie Lynn, già sollecitata in passato a esprimersi pubblicamente in merito alla vicenda di Britney, aveva preferito restare in silenzio. Lo ha rotto solo qualche ora fa, a pochi giorni dalle dichiarazioni della sorella che hanno scosso il mondo della musica. “Ho sempre amato e supportato mia sorella e se non ho parlato prima è perché pensavo fosse giusto non farlo finché non lo avesse fatto lei, finché non avesse deciso di dire ciò che pensava fosse giusto”, ha dichiarato Jamie Lynn in un video pubblicato su Instagram, “Sono orgogliosa che abbia deciso di usare la sua voce, orgogliosa che abbia chiesto di cambiare avvocato come le avevo consigliato di fare anni fa. Non pubblicamente, ma in una conversazione privata tra sorelle. Non devo nulla al pubblico, mia sorella è l’unica persona cui devo qualcosa”.
La sorella di Britney Spears: “Pago i miei conti da quando avevo 10 anni”
Jamie ha quindi rivendicato il suo assoluto disinteresse nei confronti della vicenda che riguarda la sorella Britney. “Pago i miei dannati conti da quando avevo 10 anni”, ha detto in risposta a chi l’ha accusata di avere strumentalizzato la conservatorship per trarne un vantaggio economico:
Supporto mia sorella da molto prima che nascessero gli hashtag e continuerò a farlo anche dopo. Non ho nulla da guadagnare o da perdere (dalla conservatorship, ndr). Non sono la mia famiglia, parlo per me stessa. Se vorrà mettere fine alla tutela e volare su Marte, vivere con i suoi bambini in mezzo al nulla o tornare a dominare il mondo, la sosterrò. Perché è mia sorella. La amo, l’ho sempre amata e la amerò sempre.