Larry diventa famoso: David Cameron recluta un gatto contro i topi di Downing Street

David Cameron, il primo ministro britannico, ha un nuovo coinquilino, si chiama Larry, ha quattro anni ed è un gatto.

Il motivo per cui Larry è andato a vivere nel famoso appartamento al civico 10 di Downing Street, non è dato dall’accontentare un desiderio dei figli ma, piuttosto, perché gli è stato affidato un compito con licenza di uccidere, dovrà cacciare i topi che si aggirano per la casa.

Direttamente scelto dalle figlie del primo ministro David Cameron, Nancy, di sette anni, ed Arthur, di quattro, l’arrivo del felino è avvenuto alla presenza della BBC e dei fotografi.

Richard Mosley, portavoce della British Pets Control Association, è voluto intervenire nella faccenda per criticare la scelta di Cameron perché, a suo dire, “per la caccia ai topi sarebbe stato più efficace un piccolo terrier”.

Nonostante queste polemiche, nel comunicato ufficiale di presentazione di Larry al popolo britannico, il primo ministro ha sottolineato che gli “è stato consigliato dal rifugio che se n’è preso cura fino a oggi” e che “ha un forte istinto di caccia”, dimostrato nei test di gioco effettuati con un topo finto. A difesa di Larry, bisogna sottolineare che conosce perfettamente la vita di strada, poiché è cresciuto prevalentemente per le strade di South London, e questo permette di ben sperare sulle possibilità di riuscita della sua missione.

A salvaguardia del domicilio più importante per il governo della Gran Bretagna, vi sono stati altri gatti che, nella storia, hanno anticipato Larry.

Scorrendo gli annuari, si può leggere che all’inizio degli anni venti vi era Treasury Bill a proteggere dai ratti l’appartamento ministeriale e, a cavallo fra gli anni trenta e quaranta, Winston Churchill si avvalse della collaborazione di due gatti, Munich Mouser prima e, durante la seconda guerra mondiale, di Nelson. Ma il gatto storico, capace di servire il proprio Paese e ben quattro diversi primi ministri, è stato Wilberforce.

Merita certamente attenzione anche  Humphrey (in onore del personaggio di una serie televisiva di quegli anni), un randagio che aveva scelto di fermarsi nella residenza ministeriale durante gli anni di Margaret Thatcher, la Lady di Ferro.

Non ci resta che augurare buona fortuna a Larry, di certo, non possiamo e non vogliamo augurargli un fraintendibile "in bocca al lupo".