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Laura Pausini: “L’amore con Paolo nato dopo una rottura dolorosa, ero sola e fragilissima”

La cantante racconta lati inediti della sua vita privata, dal trauma di una separazione vissuto 15 anni fa, da cui uscì grazie all’aiuto di una psicologa, agli inizi dell’amore con Paolo Carta, che inizialmente faticò ad accettare: “Lui aveva già tre figli. Oggi lui mi fa sentire bella, nostra figlia ha eliminato le incertezze”.
A cura di Valeria Morini
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Laura Pausini si racconta in un'intervista a Io Donna, rivelando i lati più intimi della sua vita personale. Oggi felicissima accanto al compagno Paolo Carta (anche chitarrista della sua band) e alla loro figlia Paola, di tre anni, la cantante sta attraversando un periodo d'oro sia sul versante privato che su quello professionale. Per l'artista di Solarolo, che da oltre vent'anni è una delle voci più affermate della musica italiana (anche all'estero), l'amore è tutto. Ecco perché, proprio a causa di una relazione finita, molti anni fa attraversò un periodo difficilissimo da cui riuscì a uscirne solo dopo un periodo di analisi e un percorso interiore che l'ha portata a essere la Laura di oggi.

Quindici anni fa c’è stata una rottura pesantissima, nei sentimenti e nel lavoro. Un dolore forte, mi ha scardinato completamente…Niente di paragonabile all'essere mollata da Marco, il primo fidanzatino, appunto quello della canzone ("La solitudine", che l'ha lanciata a Sanremo nel 1993, ndr). Non poteva aiutarmi la famiglia, non l’abbraccio dei fan: era una solitudine adulta. E all'inizio non potevo, non volevo, ma ho dovuto guardarla in faccia e trasformarla nella mia amica. Lavorando a lungo con una psicologa per rimettermi in piedi, per trovare la me stessa di oggi… Mi sentivo fragilissima, ora sono una combattente.

La Pausini non fa nomi ma il riferimento è probabilmente al manager Alfredo Cerruti jr, con cui è stata legata dal 1993 al 2001.

"Paolo era stato sposato, ho impiegato tanto ad accettarlo"

Laura Pausini e Paolo Carta
Laura Pausini e Paolo Carta

Poi, c'è stata una storia con il successivo manager Gabriele Parisi tra il 2002 e il 2004. Quindi l'arrivo di Paolo, nel 2005. L'inizio è stato difficile, dal momento che lui aveva un matrimonio alle spalle con Rebecca Galli e tre figli (Jader, Jacopo, Joseph).

Non pensavo che avrei mai frequentato un uomo che era già stato sposato. Era fuori dalle mie convinzioni. Ho impiegato tantissimo ad accettare quest’amore. Che invece era forte. Siamo ancora qui, insieme. E Paolo l’ho preso con i suoi tre figli, allora avevano 12, 11 e 3 anni: mai pensato di sostituirmi alla mamma, ma non volevo che questa storia potesse, anche minimamente, procurare danni a loro.

"Lui mi fa sentire bella, ho smesso di mettere solo i pantaloni"

Il loro amore è stato allietato dalla nascita della figlia Paola nel 2013: "L’arrivo di Paola ha spazzato via ogni incertezza. Mi ha fatto sentire potente: io la proteggerò, nei suoi confronti sarò invincibile. Lo so, ha tre anni e mezzo, nell'adolescenza sarà diverso. Già adesso acchiappa il telefono e spedisce messaggi vocali ricattatori: mamma quando torni? Perché io ti amooooo! E per la prima volta nella vita mi viene da mollare tutto e correre a casa". Per le nozze, la coppia vuole aspettare che la figlia sia un po' più grande, ma l'amore tra Laura e Paolo è fortissimo, grazie al profondo rispetto reciproco e il fatto che a lui non pesi essere un "marito di":

Potrei dire che non mi ha mai chiesto un Rolex d’oro per Natale o che non gliene importava nulla della Mercedes con autista, come mi era successo in passato… Ma è più complesso di così: è l’essere maschi nel mondo mutato delle femmine. In una coppia come la nostra può mettere a disagio che non sia l’uomo ma la donna a mantenere la famiglia, a decidere dove si va e quando, perché è il mio lavoro che decide per tutti. A Paolo non importa essere famoso, non è in competizione con me. Accetta che io sia libera anche di scegliere quello su cui non è d’accordo. Vuole me, punto. E fare musica, la sua passione. Per questo, paradossalmente, ho smesso di portare solo i pantaloni. Mi compro anche le gonne. E mi sento bella.

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