Le Iene sulla camorra: intervista a baby soldato di Scampia, il video
Napoli è di nuovo protagonista del piccolo schermo. Nessun telegiornale o fatto di cronaca ha messo in evidenza il capoluogo campano. Le Iene hanno voluto semplicemente scavare più a fondo per capire un fenomeno che da sempre ha scosso gli animi dei più sensibili, intervistando un baby soldato della camorra.
Di solito i piccoli guerrieri assoldati dai clan sono bambini che vanno dai 12 ai 15 anni e vengono usati per compiere estorsioni, spaccio o omicidio. “Io, sì, sono un camorrista. Sono di Scampia”, con queste agghiaccianti parole inizia l’intervista al baby soldato. IL 15 enne ha lasciato la scuola giovanissimo ma pare soddisfatto della sua vita tanto che ammette: “Ora sono affiliato, sto con certa gente che mi fa guadagnare soldi e rispetto”.
La sua scalata nel mondo della malavita ha avuto inizio alla tenera età di 7-8 anni, quando andava a rubare motorini in giro e fu fermato da persone del sistema che si complimentarono con lui per le sue doti proponendogli quindi guadagni più elevati. E fu così che il baby soldato si trovò, da un giorno all’altro, a “fare il palo, vendere la cocaina, fare le sparatorie”, insomma, “parecchie cose”.
Alla domanda se avesse mai ammazzato, il giovane affiliato della malavita non ha voluto rispondere limitandosi ad affermare: “E’ meglio che non rispondo a questa domanda, non voglio rispondere”. Eppure è stato sul punto di lasciare tutto per una donna ma senza soldi, purtroppo, non si ci può stare. Questa è in sintesi la vita di un giovane napoletano alle prese con la camorra.
Dopo le storie sul capoluogo campano che ti strappano un sorriso amaro: autobus guasto spinto dai passeggeri o ambulanza trasporta i morti esistono pure verità come questa che la notte ti impediscono di prendere sonno.
Alessia Mancini
