Leonardo DiCaprio ha almeno sette vite: “Ho rischiato di morire tre volte”
Da settimane non si parla che di lui come del prossimo premio Oscar come migliore attore. Finalmente, si direbbe, visto che Leonardo DiCaprio ormai cerca questo premio da anni e, pur meritandoselo honoris causa, non è mai riuscito ad agguantare l'ambito riconoscimento. Pare tuttavia che il film di prossima uscita di cui sarà protagonista, Revenant, potrebbe liberarlo da quello sfottò planetario di cui è stato protagonista due anni fa, quando dopo la strepitosa performance in "The Wolf of Wall Street", venne beffato da Matthew McCounaghey. Ma Leo, nelle ultime ore, si è infilato nel flusso indistinto di notizie che circola per il mondo, affermando in un'intervista a Wired di aver rischiato la morte per ben tre volte nel corso della sua vita.
E in tutti e tre casi possiamo dire non si sia trattato esattamente di banali incidenti domestici: "Se un gatto ha nove vite penso di averne usate alcune", ha detto DiCaprio. Il primo di questi potenziali incidenti si è verificato in Sud Africa, diversi anni fa, quando ha rischiato di essere attaccato da uno squalo mentre era in immersione. Metà squalo riuscì ad entrare, provando ad addentare l'attore, appiattitosi sul fondo per evitare la mandibola del bestione, arrivata a meno di un braccio dalla sua testa, In 30 anni mai era accaduto nulla di simile in quelle acque. In una seconda occasione DiCaprio vide esplodere in volo il motore dell'aereo a bordo del quale si trovava, in business class:
Ero lì seduto a guardare l'ala, esplosa in una palla di fuoco. Ero l'unico a guardare fuori in quel preciso momento, quando la turbina esplose come una cometa. E' stato pazzesco
Quando il paracadute di DiCaprio non si apriva
In ultima istanza, proprio come vuole la tradizione dei più spericolati, la morte DiCaprio l'ha sfiorata mentre si trovava in volo, ma si parla di paracadutismo. Durante un volo in tandem, infatti, l'attore ha raccontato che il suo paracadute proprio non voleva aprirsi. Per cinque, dieci secondi, ha davvero pensato le cose sarebbero andate store, fino a quando, a un certo punto, tutto ha finito per andare come doveva. E meno male, altrimenti di chi avremmo parlato ogni volta che avrebbe immeritatamente perduto un Oscar al photofinish?