Leopoldo Mastelloni: “Penso spesso a farla finita a causa di una pensione da 600 euro”
Pochi giorni fa è stata Orietta Berti a lamentare una pensione molto bassa rispetto a un curriculum che la vede protagonista di alcune canzoni che ormai fanno parte della Storia della musica italiana. Un'accusa che era diretta a chi non le aveva versato per anni i contributi, colmata dal fatto che la stessa cantante ammetteva di non avere problemi economici grazie alla sua oculatezza e al suo lavoro. Oggi un altro importante artista italiano, il napoletano Leopoldo Mastelloni, ha rilasciato alcune dichiarazioni amare sulla sua condizione pensionistica. In un'intervista a Repubblica, infatti, Mastelloni ha dichiarato di prendere una pensione molto bassa (625 euro), ma soprattutto ha spiegato che senza l'aiuto degli amici non ci penserebbe due volte a "farla finita"
Dopo 50 anni di lavoro e di contributi prendo 625 euro di pensione al mese. Se non avessi degli amici che mi aiutano a pagare l'affitto, prenderei 40 pillole di sonnifero e me andrei via: ci penso sempre più spesso a farla finita
Una dichiarazione molto forte per quello che è uno dei volti più noti del panorama teatrale e cinematografico napoletano che ha detto di aver avuto la forza di parlare proprio grazie all'esternazione dell'autrice di "Finché la barca va" che aveva parlato di una pensione di 900 euro al mese. Mastelloni, che qualche anno fa partecipò anche al reality "La Fattoria", infatti, ha spiegato che
Io non ho vergogna di dire come stanno le cose. E parte di questo coraggio me lo ha dato Orietta Berti
Mastelloni spiega che è ridotto addirittura a fare l'elemosina e solo la generosità di Barbara Mastroianni, figlia di Marcello, che riesce a continuare
Io ormai mangio solo quello che i supermercati mettono in offerta speciale e se non avessi Barbara Mastroianni, la figlia di Marcello, che mi aiuta, non so come farei
Il problema è che la sua pensione è stata calcolata sugli ultimi tre anni di retribuzione, spiega l'attore, i quali, ovviamente, sono tra i meno fruttuosi della sua lunga carriera
Eppure io ho fatto i miei primi versamenti nel 1965 e dal 1968 per un lunghissimo periodo lavorando in Rai ho versato tramite loro moltissimi contributi. Ed è mai possibile che mi debba trovare in condizioni di indigenza? Che me ne faccio allora di essere considerato un maestro del teatro?
Meno onoreficenze e più soldi dice l'attore, il quale ormai si dice pentito di aver investito i suoi soldi in cultura e spettacoli, invece di metterli sotto al materasso. Oltre alla Mastroianni un ringraziamento lo fa a Gino Paoli, il quale, tramite la Siae gli fa arrivare un contributo di 10 euro al giorno come "artista di chiara fama in situazione di indigenza", in attesa di una risposta dallo Stato a cui ha chiesto di poter usufruire della Legge Bacchelli.