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L’ex wrestler Glenn Jacobs diventa sindaco di Knox County, sul ring era Kane “Big Red Monster”

Glenn Jacobs lascia ring per abbracciare la carriera di sindaco. Il wrestler meglio conosciuto come Kane “Big Red Monster”, è stato eletto primo cittadino di Knox County, nel Tennessee. La sua ultima prova sul ring risale al 15 luglio scorso, meno di un mese fa.
A cura di Stefania Rocco
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La notizia è curiosa, tanto da essere rimbalzata sui media di tutto il mondo. Il wrestler Kane, nome di fantasia di Glenn Jacobs, è stato eletto sindaco della cittadina di Knox County, nel Tennessee. L’uomo, popolarissimo sul ring e spaventoso nel suo costume di scena – il viso dipinto di rosso gli è valso il soprannome di “Big Red Monster” – è stato eletto primo cittadino nonostante i fasti di una carriera portata avanti in un settore lontano da quello politico. Jacobs è riuscito a ottenere una vittoria schiacciante, simile a quelle conquistate sul ring, contro la democratica Linda Haney. A votare per lui sono stati i due terzi degli aventi diritto.

L’ultima gara sul ring

L’ultima prova di Kane sul ring risale al 15 luglio scorso quando l’uomo ha gareggiato nel corso dell’evento Extreme Rules. Quell’esibizione segnerà con ogni probabilità l’ultima della sua carriera. L’annuncio della sua candidatura al ruolo di sindaco era stato accolto con qualche perplessità e numerosi sorrisi dai colleghi. I punti chiave della campagna elettorale di Jacobs gli hanno consentito di ottenere la fiducia dei cittadini. L’ex Kane si era autodefinito l’outsider della politica e aveva manifestato il desiderio di aumentare i salari degli insegnanti e delle forze dell’ordine senza che questo gravasse sulle tasse già versate dai cittadini. Ha inoltre dichiarato guerra al consumo di sostanze stupefacenti.

Le prime parole dopo la vittoria

Raggiunto dalle telecamere della WWE subito dopo l’annuncio della sua elezione a sindaco, Jacobs si è complimentato con la rivale sconfitta Linda Haney alla quale ha tributato un applauso. Ha quindi ripercorso gli inizi del suo ingresso in politica, tornando sulle “fragorose risate” di alcuni personaggi facenti parti dell’establishment di fronte alla sua candidatura: “È stato proprio ciò che è successo a farmi voler andare fino in fondo ancora di più. E non solo per me stesso. Perché quello che stavano dicendo era, ‘Lui è uno di loro. È uno di voi‘. Era questo, che stavano dicendo”.

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