Lo psicologo del Grande Fratello: “E’ impossibile manipolare i concorrenti”
Tante le critiche piovute in tutti questi anni sul reality show "Grande Fratello", in onda su Canale 5 e condotto da Alessia Marcuzzi. C'è chi ha pensato che gli autori potessero manipolare i concorrenti i quali, però, essendo ripresi h24, devono fare i conti con l'occhio indiscreto del Gf, con le telecamere sempre accese. Come ha mostrato in esclusiva "Lucignolo 2.0", lo psicologo del "Grande Fratello" si chiama Carlo Alberto Cavallo, ormai una colonna portante del programma di Canale 5 visto che lavora lì fin dagli esordi del padre dei reality. Cavallo, ora, è stato intervistato da "Reality & Show" al quale ha spiegato meglio il suo ruolo e le dinamiche del gioco. Lo psicologo si occupa delle selezioni, dei test psicologici sui concorrenti e successivamente, nel corso del programma, aiuta i gieffini ad affrontare meglio un'esperienza televisiva che potrebbe risultare anche pericolosa, considerando il forte impatto mediatico. In genere è lo psicologo a convocare i concorrenti e l'incontro avviene nel confessionale ma "non viene registrato nulla perché si rispetta il segreto professionale". In merito, invece, a presunte manipolazioni sui concorrenti da parte degli autori, lo psicologo ha replicato:
E' impossibile. Non possiamo dirgli "vai ad amare quello" o "vai ad odiare quell'altro". Nel confessionale raccogliamo tutto quello che i concorrenti vogliono dire […] Non si riesce a condizionare i ragazzi in alcun modo, tantomeno indirizzare il loro comportamento.
Quest'anno il cast sembra essere molto "tranquillo" dal momento che qualcuno lo ha chiamato, altri sono stati convocati. A livello psicologico i più forti sono Roberto e Valentina, Mia invece è "una persona più piccola con meno esperienza alle spalle". Il Gf, poi, è cambiato nel corso degli anni, vuoi per "la situazione dell'Italia" vuoi per "la genuinità": in poche parole, si è passati dal clima di speranza alla paura del futuro; i concorrenti, tra l'altro, sono anche meno genuini rispetto alle prime edizioni visto che "ci vuole qualche giorno in più perché loro comincino a comportarsi come tipicamente sono fuori dalla Casa". Chi partecipa al Gf lo fa "per cercare la botta di fortuna facile" mentre, finito il gioco, il rischio di cadere in depressione "c'è ed è quasi naturale". Infine, ha smentito che il Gf possa essere sinonimo di trash:
E' la vita sociale che, a volte, è spazzatura. Spesso ci dipingiamo come persone serie e integerrime, ma nella realtà ci piace fare gossip, parlar male degli altri e fare qualche cavolata. Il trash è la nostra vita normale.