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Lo zio di Anna Tatangelo è morto cadendo dal tetto, la cantante: “Ti voglio bene”

Una tragedia ha colpito Anna Tatangelo. Lo zio Alfredo Vinci, 70 anni, è morto cadendo dal tetto dove stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione. A Sora era molto stimato per le sue doti canore. La cantante lo ha ricordato su Facebook, sottolineando quanto sia stato importante nello sviluppo della sua passione per la musica: “Si è aggiunta una voce nel coro degli angeli”.
A cura di D.S.
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La giornata di oggi per Anna Tatangelo, è stata scandita da una tragica vicenda. Come riporta il sito SoraWeb, lo zio dell'artista è scomparso nella tarda mattinata. Alfredo Vinci aveva 70 anni ed è deceduto cadendo dal tetto, mentre stava eseguendo alcuni lavori di ristrutturazione. Abitava nel quartiere di San Domenico.

Alfredo era un uomo molto stimato a Sora. Era un cantante apprezzato che ha contribuito ad accrescere la passione della nipote, per la musica. Proprio stasera era atteso alla festa organizzata in occasione dell'anniversario della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Sora. Purtroppo, però, stamattina si è diffusa la notizia del tragico incidente.

Anna Tatangelo gli ha dedicato un lungo messaggio sulla sua pagina Facebook:

"Si è aggiunta una voce nel coro degli angeli. Una voce che ha accompagnato la mia infanzia e la mia adolescenza. Una voce potente in un un uomo buono e unico, forse è stato anche il tuo amore per la musica ed il tuo credere in me che mi ha portato dove sono oggi."

La cantante, dunque, ha spiegato che proprio grazie allo zio, ha conosciuto quella sensazione unica che l'artista prova durante i suoi concerti. L'uomo, infatti, era solito farla presenziare ai suoi, quando era ancora una bambina.

"Ho capito cosa fosse l'adrenalina dei concerti quando mi portavi in giro con te nei tuoi, avevo 10 anni e per te ero l'ospite d'onore! Ti voglio bene e ti porterò sempre nel mio cuore! Ciao zio Alfredo!"

I fan si sono subito stretti attorno a lei, facendole le condoglianze. Una ragazza ha provato a consolarla riportandole nei commenti una parte di un componimento di Henry Scott Holland :

"La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami!"

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