Lorella Landi difende Corona e attacca Belén: “Deve lucrare sul nome del figlio?”
Nel corso di Uno Mattina Magazine si è tornato a parlare di Fabrizio Corona . Sabato scorso a Verissimo è stata letta la lettera che il paparazzo ha inviato dal carcere, in cui l'uomo ha sottolineato le dure condizioni del regime carcerario. Ana Laura Ribas, ospite di Lorella Landi, è intervenuta per dire la sua sulle condizioni di Corona.
“Io trovo allucinante che Fabrizio Corona stia in carcere e nessuno ne parla e non rivedono la sua posizione. Che sia cambiato momentaneamente ci credo. Se viene liberato per qualche miracolo della giustizia e non va da un dottore a farsi aiutare ho paura che, non appena risolve i suoi guai giudiziari, ritorna il Fabrizio matto di sempre. Deve farsi curare. […] E’ giusto che ognuno paghi i propri errori, ma si potrebbero anche proporre delle pene come il volontariato. Se veramente morisse in carcere? Perché non lo fanno prima che succeda qualcosa di veramente brutto e scandaloso? E’ una persona che ha sbagliato, siamo tutti d’accordo ma non è mica un bandito, un omicida, un violentatore. Col senno di poi è inutile che ne parliamo, parliamone ora. E’ un argomento che è andato nel dimenticatoio perché Fabrizio ha avuto la sfortuna che l’Italia ha problemi ben più gravi”
Dopo l'intervento della Ribas, prende la parola il giornalista Roberto Alessi che, come riporta Gossipblog, ha parlato della presunta arroganza di Corona nei confronti delle guardie carcerarie. Ha sottolineato, poi, che quest'ultimo ha voluto fare del nome Santiago un marchio, proprio nel periodo della nascita del bimbo di Belén e Stefano:
“Ha chiesto anche a Belén di mandargli i documenti se voleva gestire lei questo marchio… Su, una persona che non fa parte della famiglia non può registrare il nome di un bambino”
A questo punto Lorella Landi sbotta:
“Scusami, solo il figlio di Belen si chiama Santiago? Vorrei dire… Ma anche sul nome di un figlio una mamma ci deve lucrare? Santiago non è solo il nome del figlio di Belén. Loro sono belli, giovani, famosi, hanno un figlio bellissimo. Cosa se ne fregano se uno qualsiasi va a registrare questo nome? Devo dire che è veramente una vergogna, si tratta di personaggi pubblici e famosi. Tutti questi gesti vengono presi a modello da milioni di giovani”.
Il giornalista, però, non sembra essere d'accordo con lei. Puntualizza che prima della nascita del figlio della Rodriguez, Santiago era solo il nome di una città, dunque è lecito pensare che quel marchio volesse evocare proprio il piccolo De Martino :
“Lorella, per me Santiago era solo una città, prima della nascita di Santiago De Martino Rodriguez”