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Lory Del Santo: “Ho subito violenza due volte, sono stata rapita e picchiata”

Intervistata dal programma radiofonico I Lunatici, la concorrente del Grande Fratello Vip ha detto la sua sul movimento MeToo e ha svelato di essere stata vittima di violenze per due volte, da parte di “persone non famose”. Ha scelto di non denunciare, per evitare vendette: “Ho preferito dimenticare questa pagina nera della mia vita”.
A cura di Valeria Morini
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Probabilmente non esistono parole per descrivere il dolore provato da Lory Del Santo, che nella sua vita ha dovuto affrontare tanti, troppi momenti difficili. Sono cosa nota i due terribili lutti per la perdita dei figli Conor (avuto da Eric Clapton, morto a 4 anni per la caduta da un palazzo) e Loren, che si è tolto la vita la scorsa estate a soli 19 anni causa di un disturbo mentale. Ora, però, la concorrente del Grande Fratello Vip ha recentemente raccontato altri episodi che l'hanno segnata in passato. Due violenze subite e mai denunciate, di cui ha parlato nel programma “I lunatici”, condotto su Radio Due da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

A me è successo due volte di essere vittima di violenza. Non con persone famose. Sono incappata in queste cose.

Lory Del Santo sul movimento MeToo

La confessione è stata data in occasione di una conversazione sul movimento MeToo. A questo proposito, la De Santo ha le idee chiare: "L’uomo non può essere sempre trattato come un demonio, con denunce postdatate e per le quali non ci sono prove. L’uomo è sempre stato uno che si deve procacciare la preda. Poi i metodi possono essere più o meno volgari, ma se uno non ti ha toccato con un dito non devi dire niente. Il problema è quando ti sbattono contro il muro, e tu non puoi fare nulla. Ridicolo che basti una telefonata sconcia per essere denunciati,  ho perso interesse per il movimento".

I dettagli sulle violenze subite

È a quel punto che Lory ha ammesso quello che è capitato: "Mi è successo due volte, quelle sono state davvero violenze". Un caso fu particolarmente grave, ma non ebbe il coraggio di denunciare: "Ho pensato subito di andare alla polizia, avevo la faccia gonfia. Ma temevo una vendetta, che quella persona uscisse di prigione e si vendicasse. È stata una sorta di rapimento, ho preferito dimenticare questa pagina nera della mia vita. Nonostante tutto quello che il mio corpo ha passato, ne sono uscita sana, intera e ho deciso di lasciar perdere, andare oltre".

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