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Lucia Bramieri: “Attenta Stefania Pezzopane, Simone mi inviava messaggi hot”

Nuove ombre calano sulla relazione tra Stefania Pezzopane e Simone Coccia Colaiuta. La nuora di Gino Bramieri sostiene di aver ricevuto messaggi piccanti da lui. Lucia lo ha definito “un galletto” e ha invitato la deputata del Pd a stare attenta.
A cura di D.S.
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Non c'è pace per Stefania Pezzopane. Si erano finalmente placate le voci del presunto tradimento del suo toyboy Simone Coccia Colaiuta, paparazzato in compagnia di una sexy star. In queste ore, però, i riflettori sono di nuovo puntati su di lei. È il settimanale "Nuovo" a gettare nuove ombre sulla fedeltà del trentunenne.

A dire la sua, è Lucia Bramieri, nuora del comico e attore Gino. La cinquantatreenne ha parlato di particolari attenzioni che l'uomo avrebbe avuto nei suoi confronti.

“Ho deciso di parlare perché mi ha dato fastidio vederlo ostentare il suo amore in tv. Se due si amano e lo fanno in modo disinteressato, che bisogno c’è di andare a raccontarlo in tutte le trasmissioni? Per me la Pezzopane è una vittima: quel ragazzone che sventola il suo amore scrive tenerezze ad altre donne nella notte. E si soffre, specialmente ad un’età come la nostra, quando magari si crede di aver trovato la persona giusta”.

Tutto è cominciato quando entrambi erano stati indicati come probabili naufraghi dell'Isola dei famosi.

“È nato tutto con un’amicizia virtuale su Facebook. In quel periodo circolavano foto mie e sue come possibili concorrenti dell’Isola dei famosi, ma in realtà erano solo voci. Da lì è nata questa conoscenza e ci siamo scambiati i numeri di telefono. Non ho avuto problemi, sapevo che era fidanzato con una senatrice che neanche conoscevo. Mi diceva che sarebbe potuto venire a Milano per incontrarci, anche con la compagna, cosa che non è mai successa. Lei l’ho sentita una sola volta: io e Simone eravamo al telefono e così lui me l’ha passata per un saluto. È stata molto carina e le ho ribadito l’invito a prendere un caffè tutti insieme a Milano. Mai però avrei pensato che lui mi avrebbe mandato dei messaggini durante la notte, un po’ fuori da quello che era il comune chiacchierare".

I messaggi si sono fatti più intimi del solito. Lucia ha raccontato:

"Una notte mi ha scritto che era solo e che gli sarebbe piaciuto avere la mia compagnia. Mi chiedeva se avessi avuto problemi a farmi pizzicare in una situazione piccante. E vi risparmio tutto il resto. La prima cosa che ho pensato è stato chiedergli se non avesse una fidanzata alla quale rendere conto. Lui mi ha sempre detto che erano cose che riguardavano il suo privato. Io sono vedova di Cesare Bramieri, figlio di Gino, non sono madre e non ho fidanzati. Potrei accettare la compagnia di chi voglio. Gli ho chiesto quante storie volesse, perché gli ho spesso ribadito che parlando dell’eventualità di un incontro, mi avrebbe fatti piacere che fosse presente anche la senatrice, proprio per non dare adito ad un’interpretazione sbagliata del nostro rapporto".

La donna parla di messaggini piccanti, ma ci tiene a precisare di non averlo mai provocato e di non aver mai avuto degli atteggiamenti equivoci nei suoi confronti.

"Non so cosa gli sia scattato in mente: non l’ho mai provocato, neanche per scherzo. Immediatamente l’ho messa sullo scherzo, senza raccogliere le provocazioni, poi la cosa è andata scemando".

Quindi, ha concluso:

"Noi donne, quando siamo innamorate, non diamo retta a nessuno. Ma per me lui è un galletto; mi sono sentita a disagio e in imbarazzo: pecca di superficialità. Il suo singolo rap? Lo trovo veramente di cattivo gusto. Non giudico la capacità canora perché non sono competente, ma basandomi sul testo, non ho avuto una buona impressione. Mescola i 309 morti de L’Aquila con la gente invidiosa della sua storia con la Pezzopane. Infine ibadisce di essere un ragazzo intelligente, con quattro parolacce intorno. Mi sembra molto presuntuosa come cosa. […] Caro Simone, lasciatelo dire da una che un vero artista l’ha conosciuto davvero, cioè mio suocero Gino. Impara ad essere umile, un po’ di notorietà non basta per definirsi artista. Ci vuole sacrificio, impegno e soprattutto…Ci vuole talento!".

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