Luciana Littizzetto: da Sarah Scazzi al gigolò del Gf 11, il video
Grande show di Luciana Littizzetto a Che tempo che fa, nella puntata di ieri. Luciana, come sempre, ne ha per tutti: le auto della Fiat, la moto dello gigolò, la moda dei fari in faccia, dei sederi in vetrina, e quella di Avetrana. I peli sulla lingua non le son mai cresciuti, è vero, ma a questo giro si è passata una trebbiatrice sulla lingua, a scanso di equivoci. E come proprio come una trebbiatrice s’è abbattuta sulle erbacce del suo giardino.
Ha cominciato da Marchionne a Che tempo che fa, chiedendosi il perché “uno che ha convinto gli americani che la 500 è una macchina, e non un enorme mouse, non riesce a salvare Termini Imerese”. E gli propone di inventarsi una macchina con un nome nuovo, Masi, che chiude le porte in faccia da sola. Ricordiamo la polemica in corso tra Rai 3 e il direttore della Rai, per l’appunto Masi, riguardo i presunti silenzi circa la trasmissione di prossima apertura condotta da Saviano.
Poi la Littizzetto si scaglia sull’escamotage che adottano alcune conduttrici per evitare di far notare i segni del tempo: spararsi in faccia un fascio di luce tale da far squagliare l’ombra delle rughe in un’atmosfera da esperienza ultraterrena. Fanno parte di questa schiera personaggi come la Venier, la Gruber, e la Ferrari. In realtà su questo sketch la Littizzetto arriva tardi: quelli che il calcio stanno mandando in onda la stessa idea da tempo.
È la volta dello gigolò del Grande Fratello 11, il quale si becca ogni sorta di epiteti, sia riguardo la sua persona che la sua professione ( “lo gigolò deve avere i requisiti dell’aspirapolvere: massima potenza, che arrivi negli angoli, e il tubo con la massima flessibilità”). Detto questo si rivolge a Fazio, contorcendosi come suo solito, consigliandogli di sbarazzarsi di lei per rimpiazzarla con 5-6 terga sbattute sul monitor, perché non è detto che il cervello serva più del sedere: “Andare in giro in bici senza cervello, lo puoi fare. Ma prova ad andarci senza c..o”.
La parte finale è tutta per lo show mediatico di Avetrana, il luogo in cui s’è consumato l'omicidio di Sarah Scazzi. E nonostante ironizzi sui salti mortali degli esperti, che son costretti a cambiare versione ad ogni deposizione di Michele Misseri, la Littizzetto sembra davvero inviperita contro una televisione che stimola il voyeurismo della gente, per poi sdegnarsi se si creano fenomeni come il turismo domenicale davanti al garage degli orrori. Facciamo i nostri auguri a Luciana, che a breve compie gli anni, sperando le capitino cose meno traumatiche di quelle che lei si augura per i giornalisti del caso Misseri, in questo video.
Pino Cataldi