Macaulay Culkin si reinventa ancora, ora suona il kazoo

Alla fine lo conosciamo come uno dei bambini prodigio del cinema più celebri al mondo, anzi probabilmente l'essenza di questotipo di figura, visto che Macaulay Culkin è riuscito ad incarnare alla perfezione tutti i cliché di quella figura mitologica, ovvero il bambino che acquisisce una spropositata celebrità nel mondo dello spettacolo grazie ad un'apparizione, un film, un ruolo casuale, e dopo si dimostra chiaramente incapace, non solo per colpa sua, di gestire il peso di quella celebrità. Dopo i fasti di "Mamma ho perso l'aereo", "Richie Rich", "Papà ho trovato un amico" e i videoclip con Michael Jackson, nel corso degli anni Macaulay è andato via via perdendosi, finendo nei rivoli della droga, a quanto pare rischiando addirittura la morte e sprecando un talento che molti gli avevano riconosciuto.

Certo, negli ultimi anni è riuscito comunque a far parlare di nuovo di sé non solo in senso del tutto negativo, visto che Macaulay ha definitivamente abbandonato il mondo del cinema, per dedicarsi alla musica, mettendo su un gruppo e cominciare a suonare nei club americani più sparuti, senza la paura di ricominciare. Oppure altri progetti, come quando ha sfoggiato in occasione del panel al Comic Con, con una giacca di jeans a due colori, blu e blu scuro, canotta bianca e pantalone nero. Il tutto accessoriato con delle buffe orecchie di peluche, tratto distintivo dell'improbabile quartetto che ha parlato per circa 35 minuti del progetto di "Robot Chicken", amatissimo negli Usa. Si tratta di una striscia satirica di circa tre minuti, realizzata tramite le action figures e animate in stop motion, che va in onda sul canale a stelle e strisce, Adult Swim.

Fatto sta che oggi ci prova con insistenza insieme ai suoi The Pizza Underground, gruppo col quale sta cercando di sfondare nel mondo della musica, dopo l'incisione di un paio di dischi che non hanno dato esattamente i risultati in cui si sperava. Nel gruppo, tra le altre cose, Macaulay si occupa di suonare il kazoo, piccolo strumento a fiato che non molti avranno ben presente nella testa, ma che hanno certamente visto suonare molte volte in giro per locale o ai concerti. Riuscirà l'ex attore ad uscire dalle sabbie mobili della sua disperazione?