Mai dire Grande Fratello 11: video della quarta puntata
La casa del Grande Fratello 11 si è trasformata, come d’incanto, nell’alcova degli ormoni impazziti. Sono soprattutto gli inquilini a soffrire di questa strana forma di malattia. Nessuno ne è esente. Si parte con la passione di Pietro per Guendalina.
Nonostante l’esistenza di una fidanzata fuori dal reality show, il gieffino non riesce proprio a resistere alle grazie della sexy mamma e fa di tutto per provocare una reazione scomposta della Tavassi, compreso mostrarle i suoi slip colorati. Ma il corteggiamento si conclude con un niente di fatto. Stesso discorso vale per l’operario di Pomezia. Nando parla sempre di sesso.
Ormai le pratiche amorose sono per lui solo un lontano ricordo e, quando prova a mostrarsi come un vero playboy, allora riceve in cambio solo indifferenza e freddezza. Eppure, nella casa del Grande Fratello 11, c’è chi non si arrende ad essere considerato un perdente. E così Giuliano Cimetti decide di conquistare la speaker radiofonica.
Tutti pazzi per Margherita non è un film hollywoodiano, si tratta semplicemente di una sfida tra i concorrenti del reality show targato Endemol. Ma la concorrente dimostra di essere una preda non facile e il francesino si butta, quindi, su un’altra gieffina. Sheila è l’ultima spiaggia di David ma anche la giornalista di gossip prendere le distanze dall’inquilino, troppo focoso per i suoi gusti.
Ma anche gli altri gieffini prendono le distanze dal loro compagno di avventura ed è, alla fine, Guendalina Tavassi a spiegare le motivazioni di questa scelta. David lo straniero della casa non riesce a comprendere l’umorismo all’italiana ed è quindi, suo malgrado, vittima di se stesso e degli altri.
Anche questa settimana, Mai dire Grande Fratello 11 racconta le manie e le debolezze dei gieffini che, diciamoci la verità, appartengono anche a noi. E se persino Guenda segue i consigli di Alfonso Signorini, allora anche noi, da semplici telespettatori, possiamo permetterci il lusso di sognare e, perché no, anche di ridere.
