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Mara Venier: “Un pedofilo mi molestò, ho subito avance da un politico importante”

Due testimonianze agghiaccianti della conduttrice, che svela un incontro traumatico risalente all’infanzia e una “trappola” preparata per lei da un noto uomo politico.
A cura di Valeria Morini
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Dopo i recenti scandali di molestie che hanno coinvolto diversi personaggi internazionali e italiani (dal clamoroso caso di Harvey Weinstein a quello nostrano di Fausto Brizzi), sono tantissime le donne del mondo dello spettacolo che stanno raccontando le loro vicende personali: quasi tutte, purtroppo, ammettono di avere avuto a che fare con episodi più o meno gravi di molestie o di avance. A loro si aggiunge ora anche il nome di Mara Venier, che in un'intervista al settimanale Oggi ammette di essere stata infastidita anni fa da un uomo politico molto importante. Non solo: la conduttrice svela inoltre per la prima volta di aver subito molestie da un pedofilo, quando era ancora una bambina.

Il drammatico incontro con un pedofilo

Il racconto più inquietante è proprio quello accaduto da bambina, che fino ad ora non era mai stato rivelato: "È un episodio della mia infanzia, che non ho mai raccontato neanche ai miei genitori… Lo racconto solo ora, ma in questi 60 anni mille volte mi sono rimproverata di non aver detto niente ai miei. Era un pedofilo (che davanti a lei iniziò a masturbarsi, ndr), avrei potuto farlo arrestare".

Le avance da un politico

Non sono stati pochi gli episodi fastidiosi, inoltre, quando Mara è diventata una star dello spettacolo. Tra questi, spicca il racconto di una "trappola" preparata per lei a cena da parte di un noto politico, di cui preferisce non fare il nome, con la complicità di alcuni amici. Con molta forza di volontà, decise di non cedere, pur sapendo di rinunciare a potenziali "aiutini" per la sua carriera.

Una sera, circa 25 anni fa, con due amici e altre 10 persone andai a cena a casa di un politico molto importante. A fine cena, mi dice: “Vieni a vedere i miei quadri?”. Io vado, vediamo ‘sti quadri. Poi, quando torniamo in sala da pranzo scopro che gli altri, anche i miei due amici, sono andati via. Erano tutti d’accordo fin dall'inizio… Gli dissi: “Guarda che hai capito male”, e me ne andai. Non ero arrabbiata con lui, che avevo messo a posto in un attimo, ma con gli amici che mi avevano tradita. Ero giovane, agli inizi, avevo difficoltà a lavorare e quel politico avrebbe potuto dare una svolta alla mia vita. Eppure andai via.

Mara Venier e i ceffoni ai molestatori

La Venier confessa infine di aver reagito anche violentemente nei confronti delle avance non gradite e commenta così la recente ondata di accuse che sta facendo tremare il cinema italiano.

Se avessi dovuto denunciare tutti quelli che mi sono “zompati” addosso per provarci, avrei riempito le galere. Invece ho reagito, ho anche dato due ceffoni quando sono serviti, e me ne sono andata. Stiamo assistendo a un’ondata di denunce, ricordi, segnalazioni molto composita in cui si sta perdendo un po’ la distinzione tra i vari episodi che la compongono. Un conto sono gli stupri, un conto le molestie sessuali e un altro quelle che io chiamo “avances esuberanti”.

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