Maria Amato, moglie di Bud Spencer: “Una persona per bene, mai avuto donne rivali”
Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, è stato un uomo dalle molte vite giocate su vari tavoli: sport, musica e soprattutto cinema. L'attore, noto per film che hanno fatto la Storia del Cinema italiano è morto questo pomeriggio alle 18.15, senza soffrire, come ha specificato il figlio Giuseppe Pedersoli, confermando la notizia della morte all'Ansa. Nuotatore provetto con tanto di partecipazione olimpica, Pedersoli è conosciuto soprattutto per essere il gigante buono della commedia italiana in coppia con Terence Hill, conosciuto sul set nel 1967, quando girò un film con Giuseppe Colizzi.
Molte vite in carriera ma solo una se si parla d'amore, visto che nel 1960 sposò Maria Amato, che è stata al suo fianco fino alla sua morte. Lei figlia di un grosso produttore cinematografico, lui un uomo che di cinema non voleva assolutamente saperne, finché la sua vita cambia ancora una volta: nel 1961 nasce il primo figlio, Giuseppe, a cui segue, l'anno successivo, Christiana e anche la vita lavorativa muta, con la fine del contratto che aveva firmato per la RCA. Pedersoli si dà ai documentari per la Rai, di cui diviene produttore, ma nel '67, appunto, cede al Cinema che gli permette di pagare bollette e cambiali in scadenza.
"Mia moglie Maria mi ha salvato la vita"
Lei, minuta, è sempre al suo fianco per quel marito che in un'intervista rilasciata al Corriere definisce: "Non classico, nel bene e nel male. E’ una persona per bene. La sua vita se l’è goduta abbondantemente. E’ stato fortunato e ha saputo correre onestamente la sua avventura". Nel 2014 fu fondamentale al suo fianco, come ricordò sempre l'attore, fu lei che si accorse che il marito stava male
Ha capito che qualcosa non andava e mi ha costretto ad andare dal medico. In 15 minuti avevo perso più di tre litri di sangue e ancora mi sto riprendendo. Cammino male, fatico a parlare. Mi ha salvato. La chiamo il mio carro armato. Ma è stata una bella botta.
"Non è il marito che ti porta a cena e ti regala rose. Anche il nostro viaggio di nozze è durato tre giorni…[…] Non ho avuto donne rivali, ma motori", ha dichiarato sorridente la signora Amato, "Impazzisce per i motori. Abbiamo avuto anche un rimorchiatore: amava andare in cantiere, la puzza delle officine gli sembrava nettare".
La nascita dei figli Giuseppe e Christiana Pedersoli
Nel 1960 partecipò alle Olimpiadi di Roma e subito dopo sposò Maria Amato, di sei anni più giovane e sua conoscenza da ben 15 anni. Il padre della moglie è il noto proprietario di sale cinematografiche, nonché produttore cinematografico, Giuseppe Amato, ma la sua passione iniziale non era il cinema, per cui firmò un contratto con l'etichetta musicale RCA, scrivendo i testi per noti cantanti italiani, come Ornella Vanoni e Nico Fidencoe anche qualche colonna sonora.
Nel 1961 nacque il primogenito Giuseppe Pedersoli e nel 1962 la figlia Christiana. Pochi anni dopo il suocero morì e il suo contratto con la RCA scadde, e fu così che Bud Spencer si avvicinò alla televisione come produttore di documentari per la Rai. Solo nel 1967 Giuseppe Colizzi gli offrì un ruolo in un film, che l'attore inizialmente aveva rifiutato a causa della paga offerta di sole 1 milione di lire, di fronte alla sua richiesta di 2 milioni di lire dovuta alle quattro cambiali in scadenza.
Sul set conobbe colui che poi divenne il suo partner di lavoro per oltre 20 anni, Mario Girotti, che divenne il mitico Terence Hill con il quale formò una coppia storica del cinema italiano. Il film Dio perdona… io no! fu la prima pellicola della coppia, diventata nel tempo un punto di riferimento per questo genere di produzioni.
L'annuncio della morte data dal figlio Giuseppe Pedersoli
È stato proprio il figlio Giuseppe ad annunciare al mondo che il padre Bud Spencer non c'era più. Un messaggio molto toccante, che ha gelato il clima di festa derivato dalla vittoria dell'Italia contro la Spagna agli Europei. Un messaggio inaspettato, con il quale Giuseppe Pedersoli ha restituito nuovamente l'immagine del gigante buono che il padre ha avuto incollata al suo nome per una vita intera:
Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata: grazie.