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Massimiliano Rosolino: “Quando ho capito che Natalia Titova era single, mi sono tuffato”

Lo sportivo napoletano parla di Natalia Titova, Roberta Capua, delle figlie, dello sport e di Ballando con le stelle. Ma c’è – oltre alla compagna e alle figlie – un altro amore ancora, verso cui “non ci posso fare niente”: il nuoto.
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Massimiliano Rosolino risponde alle domande di Google.
Massimiliano Rosolino risponde alle domande di Google.

Ha 39 anni, è alto 1,92 metri, è napoletano e ha vinto le Olimpiadi: questo è Massimilano Rosolino nell'estrema sintesi di alcune delle domande poste dagli utenti della Rete. A rispondere a questi interrogativi è lo stesso campione azzurro, che si è prestato al nostro format "Le domande di Google", nel quale il nuotatore napoletano è dovuto passare da dati anagrafici allo sport, passando per storie sentimentali passate (Roberta Capua) e presenti (Natalia Titova). Di seguito la sintesi della nostra intervista.

Età, altezza, origini

Età. "La prima cosa che chiedono è l’età, questa è una regola che dovrebbe cambiare", osserva Rosolino, che infine rivela: "Ho 39 anni, quasi 40″. Seconda curiosità è l'altezza, che è pari a 1,92 metri; mentre sulle origini risponde: "Sono nato in Italia, a Napoli, presso l’ospedale internazionale e poi, dopo poco, ho cambiato città". Circa la presenza di fratelli o sorelle, il nuotatore napoletano spiega di avere "una bellissima sorella, Vanessa, che ha appena partorito un'altra nipotina, Marta".

Natalia Titova e Roberta Capua

Rosolino e Titova durante Ballando con le stelle.
Rosolino e Titova durante Ballando con le stelle.

"È la mia compagna – spiega l'ex olimpionico azzurro non appena letto il nome di Natalia Titova – conosciuta alla trasmissione ‘Ballando con le stelle'… una volta tanto che mi avevano pagato bene per una trasmissione, ho buttato tutto per farmi una famiglia", scherza Rosolino. Poi il retroscenza: "Ero convinto che fosse ancora fidanzata, quindi ci ho messo un mese per chiederle il numero di telefono… ed era la mia ballerina! Quando ho capito che era single, mi sono tuffato".

Solo dopo aver risposto a diverse domande, spunta un altro nome, quello di Roberta Capua: "È stata la mia compagna per due anni, 2003-2005. Una bellissima storia, che mi ha insegnato un sacco di cosa, una che forse non mai raccontato: mi ha insegnato proprio come tenere la casa, mi ha contagiato con i suoi copri del copri-cuscino; piatto, sottopiatto, sottopiatto del sottopiatto… grazie Roberta".

La famiglia: da "Matrimonio" a "Papà"

Se si parla di amori, può sembrare irresistibile la domanda "e il matrimonio?". "È una parola che a casa nostra non si usa, il matrimonio non va di moda", scherza ancora Rosolino, ricordando però che "va più di moda fare i bambini e noi abbiamo seguito questa moda in tutto e per tutto: due bambine".

Proprio le figlie ("quanti figli ha") rappresentano un'altra curiosità degli utenti della Rete: "Ho due bambine, la prima si chiama Sofia; nome scelto perché internazionale: Sofia in russo, Sofia per mia mamma che è australiana. Nata il 16 luglio del 2011, in piena estate e stesso segno zodiacale del papà, cancro. La seconda si chiama Vittoria Sydney… abbiamo avuto quest’idea geniale – ironizza Rosolino – perché ho vinto a Sydney [alle Olimpiadi del 2000, Ndr]".

Dal che le ricerche su Rosolino padre: " ‘Papà' è la parola più bella del mondo, quando sono diventato papà ero convinto che avessi due giochini nuovi. Poi piano piano capisci che non è quello, diventa una dipendenza, più ne hai e più ne vuoi. Quindi l’amore per i figli, l’amore nell’essere genitori è una cosa che uno, se non la prova, non può capire".

Sport: dal nuoto a… Ballando con le stelle

Non si può che cominciare dal nuoto, che "è l’amore, non ci posso fare niente. Tutti i nuotatori si stufano di nuotare, non vogliono più farsi un bagnato, diventano sporchi", prosegue un iperbolico Rosolino. "Invece io mi mantengo sano. Nutro profondo rispetto e amore e ho sempre nuotato con passione. Il nuoto per me rappresenta la gioia e un mezzo di trasporto: non è mai stato un obbligo".

Tra le ricerche correlate, anche "Olimpiadi", una parola che "ti riempie la bocca, quando la pronunci è già una cosa grande", osserva il nuotatore. "È il sogno di ogni sportivo, ovvio, se mi parli di olimpiadi penso alla vittoria [di Sydney nel 2000], ma è pure vero che ho disputato 20 gare, ho preso 4 medaglie… magari si vincesse sempre il 20% delle gare disputate". Ma la carriera sportiva non è stata costellata solo di medaglie, ma anche di record: "Record europei, olimpici, record italiani a morire".

Una serie di successi sportivi che porta gli internauti a digitare "Massimiliano Rosolino allenamento", cercando di capire se sia solo nella preparazione il segreto per arrivare alle vittorie e, soprattutto, cercando di capire quanto ci si debba allenare. Rosolino sa che la domanda è quella, e sembra suggerire "più che puoi", quando spiega che "l’allenamento è la chiave per vincere, lo pensavo prima, lo penso ancora adesso quando mi alleno nella corsa".

Eppure c'è una fatica sportiva nata non dallo sport, ma dal ballo. Ballando con le stelle "mi ha fatto camminare, non ho mai fatto così fatica in vita mia", ammette Rosolino. "Di media facevo due ore di nuoto al mattino, due il pomeriggio, tre volte a settimana un’ora di palestra… e siamo a cinque ore. In mezzo ci mettevo due o tre ore di ballo… lì ho capito che potevo fare altre cose. Mi hanno detto: ‘Tu sei matto, non hai il ritmo, niente’ e comunque ci sono riuscito. È la stessa sensazione che ho provato quando ho messo le scarpette per correre".

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