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Mauro Marin: sono stato attratto da Sarah Nile

Mauro Marin si racconta.
A cura di Simona
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Mauro Marin

"Sapevo che il Grande Fratello mi avrebbe dato notorietà ma non pensavo a questi livelli. E’ proprio una bomba, tutti ti cercano, ti fermano, ti chiedono autografi". Comincia così l'intervista a Mauro Marin, il vincitore del Grande Fratello 10.

Alcuni hanno parlato di vincitori "morali" riferendosi ad altri concorrenti della casa, come Maicol Berti o Giorgio Ronchini, ma Mauro, per i suoi 400mila fan (e oltre), ha vinto in tutti i sensi: "In questi giorni sto leggendo alcune lettere dei miei fans e devo dire che in alcuni casi sono addirittura commoventi. Non avrei potuto neppure immaginarmelo”.

Il trevigiano racconta divertito di qualcuno dei tantissimi fan con cui è venuto in contatto: "Ce n’è di tutti i tipi davvero. E’ stata simpaticissima per esempio una signora che, perchè io le rispondessi, ha messo nella confezione un’ulteriore busta già affrancata perchè diceva che aveva fatto la stessa cosa con Berlusconi e lui le ha risposto. Oppure ci sono delle signorine che mi dicono che se fossero state Sarah avrebbero scelto me e non Veronica (…). Uno addirittura mi ha scritto che, nonostante prima i veneti (forse anche per ragioni politiche) gli fossero antipatici per il dialetto, io sono riuscito a fargli apprezzare anche questa cadenza grazie alla mia simpatia”.

Poi Mauro racconta della brutta esperienza del malore in diretta durante una videochat: "Ho parlato la settimana scorsa con un imprenditore, abituato a dover affrontare tante persone ogni giorno, a doversi rapportare con oltre 200 dipendenti e mi ha detto che può capitare. Io mi sono trovato da zero a 200, magari pure con personaggi famosi, un grande stress fisico. E’ stato solo stress insieme all’uso di farmaci che hanno provocato quella reazione del mio organismo. Di certo non avevo messo in conto questo quando ho deciso di partecipare al Grande Fratello. Pensa che appena finita la trasmissione non riuscivo neppure a dormire, ora per fortuna tra serate e ospitate mi sono abituato.

Mauro ancora non si capacita del suo successo, e di dice stupito di aver avuto a che fare con personaggi del calibro di Lele Mora (il suo agente), Bobo Vieri, Mara Venier, Marco Balestri. Già pazzo di Eleonire Casalegno, Mauro quasi non riesce a credere di averli conosciuti tutti: "Tutte persone squisite. Mettono a disposizione la loro vena artistica per gioia, per far passare qualche ora piacevole alla gente: io stesso me ne sono reso conto avendo ricevuto lettere di persone con dei problemi fisici o magari detenuti che mi ringraziavano per le ore liete che avevo fatto passare”.

Si passa poi alla questione Sarah Nile: "Lo ammetto, ne sono stato attratto. Sarah però faceva già parte del mondo dello spettacolo rispetto a me e forse sapeva come avrei reagito. Del resto sono donne che sono più concentrate sul lavoro e hanno voglia di sfondare. Non solo, avevano quasi tutti già alcune esperienze nel mondo della tv. Io vengo dalla terra, sono più naturale, loro sapevano già come muoversi (…) L’interesse personale per Sarah è scemato. Poi se questo fa audience, se al pubblico piace, mi sa che mi devo inventare qualcosa…”.

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Riguardo al poco successo ottenuto con i suoi coinquilini, quando ancora era nella Casa, Mauro ha le idee chiare: “Io ho giocato, è vero, forse anche coi sentimenti delle persone, ma ho saputo da delle lettere che mi sono arrivate di quanto alcuni siano stati falsi nei miei confronti. In confessionale me ne dicevano di tutti i colori e poi non avevano il coraggio di ripetermelo. Credo di essere sempre stato coerente, non ho usato mezzucci nascosti per infierire su qualcuno in maniera cattiva”.

Mauro si dice pentito solo di quella brutta parolaccia detta a Veronica Ciardi durante il litigio shock oscurato dal Grande Fratello e del gesto a Carmela che causò una violenta lite tra di loro, ma per il resto rifarebbe tutto ciò che ha fatto. “Pensavo che il Grande Fratello fosse manovrato. Siete stati voi a farmi capire che invece questa scatola non nascondesse delle insidie. Io ero sospettoso, dubbioso. La percezione della vittoria l’ho avuta solo alla fine quando, salutando degli addetti ai lavori, questi mi hanno fatto con le dita il segno della V. Solo allora ho capito di avercela fatta.

Per finire, ecco i suoi progetti per il futuro: “Mi piacerebbe farlo in modo intelligente. Se trovo qualcuno che crede in me magari per quanto riguarda la recitazione in un film o per una fiction, non mi dispiacerebbe. Chi vivrà, vedrà”.

Simona Redana

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