Mazzanti e Veggetti condannati a 6 mesi si scusano per la rissa
La rissa a Milano che ha visto protagonisti gli ex Gf9 Marco Mazzanti e Lea Veggetti si è conclusa nel più giusto dei modi. I due, accusati di razzismo per aver picchiato il portiere filippino dell’albergo in cui avevano pernottato, sono stati arrestati dagli agenti, uno dei quali morso dalla Veggetti, e processati per direttissima.
La condanna per il terribile episodio di violenza di cui si sono resi protagonisti è stata a sei mesi di reclusione con pena sospesa dato che entrambi, prima della scorsa settimana, erano incensurati. L’episodio ha provocato grosso sconcerto sia per quanto riguarda gli organi di stampa che per quello che concerne le trasmissioni tv che si occupano di attualità. Tutti hanno comprensibilmente condannato l’atteggiamento dei due che, colpiti da un inspiegabile divismo, hanno pensato di poter disporre della situazione come meglio credevano, rifiutandosi di fermarsi anche di fronte all’intervento degli agenti.
Sotto accusa, non solo il comportamento dei due ma anche il senso celato dietro l’aggressione poiché, a causa della nazionalità del portiere dell’hotel, i due sono stati accusati di razzismo oltre che di violenza. La scorsa puntata di Pomeriggio 5, la trasmissione condotta da Barbara D’Urso, si è occupata del caso mandando in onda un comunicato stampa redatto da Marco e Lea attraverso il quale i due hanno chiesto scusa per il comportamento tenuto. Ecco che cosa si legge nel messaggio che il programma ha mandato in onda in anteprima:
Siamo entrambi dispiaciuti per quanto accaduto. Sia Lea che io, siamo cresciuti con certi valori, lungi da idee razziste o violente e consapevoli del rispetto dovuto alle autorità e delle regole che fanno sì che le persone convivano civilmente in questo mondo. Così siamo stati educati e così intendiamo vivere. Non siamo razzisti e siamo già stati puniti per quanto accaduto.
I due ex protagonisti del Grande Fratello, dunque, sembrerebbero aver compreso la gravità del loro comportamento ma hanno allo stesso tempo smentito le accuse di razzismo. La nazionalità filippina dell’uomo aggredito nulla c’entrerebbe con quanto accaduto.
Resta intatto, comunque, il biasimo del pubblico nei confronti di entrambi poiché, nonostante Marco e Lea si siano affrettati a scusarsi, è inconcepibile che due persone si rendano protagoniste di una rissa così grave ai danni di un malcapitato, colpevole di aver svolto al meglio il suo lavoro.