Melissa Satta: “Non pubblico foto di Maddox, sono diversa da Belén”
Belén Rodriguez si è trovata spesso a doversi difendere dalle critiche di quanti l'accusano di pubblicare sui social, troppe foto o video che ritraggono il piccolo Santiago. Al contrario, invece, le immagini che Melissa Satta ha diffuso del figlio Maddox, si contano sulle dita di una mano. Intervistata dalla rivista "Nuovo", l'ex velina di Striscia la Notizia ha spiegato:
"Sono molto riservata. Ognuno deve scegliere il modo più giusto per vivere la popolarità. Belén ha scelto una strada ed è libera di farlo. Io e il mio compagno abbiamo un altro tipo di gestione. Maddox è piccolo e avrà tempo di diventare popolare. Al momento uso i social per i miei selfie, il mio look, per lavoro. Poi, se capita, ogni tanto una foto ci può anche stare. Però forse sono anche un po’ gelosa e mi piace tenere certi momenti per me".
Per il momento la sua unica priorità è il suo primogenito. Dunque, non ha ancora intenzione di allargare la famiglia:
"Con calma. Intanto ci godiamo lui: ci impegna tanto! Ora lui è la priorità mia e del mio compagno, però non sono una di quelle mamme apprensive, anzi, ora che inizia a gattonare gli dico ‘vai, vai’! Conciliare famiglia e lavoro è difficile, perché bisogna viaggiare tanto. Il mio cuore ne soffre perché lasciare mio figlio, anche solo per un giorno, mi fa piangere. Però sono una mamma che lavora, mi piace quello che faccio e mi farebbe star male anche abbandonare tutti i miei impegni. Cerco un compromesso. Prima lavoravo e poi mi riposavo; adesso prendo un aereo anche alle 5 o alle 6 di mattina".
Infine, ha commentato la bellissima festa che il suo compagno ha organizzato per i suoi 29 anni:
“Io vivo in Germania, ho la famiglia lontana e non ho tanto tempo da passare con loro. Lui ha pensato che in quel giorno, avere i miei cari vicini sarebbe stato speciale. Mi sono ritrovata lì i miei genitori, mio fratello, le mie amiche…Le nozze? Ne abbiamo parlato, ma non abbiamo ancora organizzato niente. Abbiamo avuto un anno pieno di cose. E per celebrarlo nel 2015, ormai, siamo in ritardo".