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Mia Khalifa chiede aiuto per Beirut: “Il mio cuore è in frantumi, continuate a donare per il Libano”

Mia Khalifa, la famosissima attrice a luci rosse originaria della capitale Libanese, è stata tra i primi volti noti ad avviare una campagna di sensibilizzazione sui social affinché vengano destinati aiuti e soccorsi di ogni genere nelle zone distrutte della città, devastate dopo le due terribili esplosioni avvenute nella zona del porto nella giornata del 4 agosto 2020.  “Il mio cuore è in frantumi” dice la ex diva e dichiara: “c’è bisogno di risorse, aiuti, non vi fermate e donate quanto potete, i nostri vicini sono la Libia e lsraele e sono piuttosto conflittuali, ma abbiamo bisogno di aiuto”.
A cura di Ilaria Costabile
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La strage che si è verificata nella giornata del 4 agosto nella città di Beirut, in Libano, ha sconvolto il mondo intero e non sono mancate manifestazioni di solidarietà da parte di volti noti dello spettacolo. Tra i primi a manifestare il proprio sgomento in relazione all'accaduto, c'è stata Mia Khalifa, l'attrice a luci rosse originaria proprio della capitale libanese, che non ha potuto fare a meno di condividere con i suoi fan l'immensa sofferenza provata nel vedere distrutta grand parte della sua città natia.

Mia Khalifa invita a donare per il Libano

La ex attrice a luci rosse, visibilmente commossa e provata per le immagini che hanno fatto il giro del mondo e con cui è stata documentata una delle più terribili stragi della storia attuale che ha portato in pochi minuti alla distruzione di gran parte della città di Beirut, nei dintorni del porto dove è avvenuta l'esplosione. Su Tik Tok, la diva, diffonde un video in cui incita i suoi seguaci a donare sangue e beni di prima necessità in abbondanza, poiché adesso c'è ancora più difficoltà a ricevere aiuti:

"Il mio cuore è in frantumi per il Libano oggi, i miei pensieri e le mie preghiere sono con tutti lì. C'è bisogno di risorse, troverete il link nella mia bio per donare sangue per il Libano. Il Libano si trova tra la Libia e l'Israele, sono dei vicini piuttosto conflittuali e visto che qualsiasi cosa ci arriva dal porto, adesso che è tutto distrutto abbiamo ancora più bisogno di aiuto. Non vi fermate, donate"

Stesso concetto espresso anche sul suo profilo Instagram, dove ha scritto un post corredato da un'immagina toccante e di profonda preghiera: "In Libano è mattina e nessuno ha dormito. Per favore, continuate a condividere, a donare e ad aiutare i soccorsi. Condividete le foto delle persone scomparse, gli hotel che prendono i cittadini sfollati, le sedi delle banche del sangue, o semplicemente le foto per sensibilizzare l'opinione pubblica su questa crisi umanitaria e sul crollo del paese". 

Le due esplosioni che hanno devastato Beirut

Due forti esplosioni hanno scosso la capitale del Libano. Ci sono almeno cinquanta morti e migliaia di feriti, sotto le macerie. Ma il bilancio è destinato a peggiorare nelle prossime ore. È stato dichiarato lo stato di emergenza per gli ospedali della città, che sono ormai al collasso e il ministero della Salute ha invitato "tutti i medici e il personale sanitario a raggiungere gli ospedali di Beirut per soccorrere i feriti". Nella giornata di oggi, 5 agosto, è stato indetto il lutto nazionale. La tragica esplosione di ieri sera sarebbe stata causata da una saldatrice che stava operando pericolosamente vicino al deposito dove erano custodite ingenti quantità di nitrato di ammonio sequestrate da una nave mesi fa. Questa la versione del quotidiano britannico Evening Standard che cita fonti di sicurezza libanese. Intanto il primo ministro Hassan Diab ha rivolto un appello alla comunità internazionale chiedendo aiuti in un discorso televisivo. "Siamo testimoni di una vera catastrofe" ha detto. All'appello hanno risposto numerosi paesi.

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