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Michelle Hunziker: “Amavo Eros, lo lasciai quando mi chiese di scegliere tra lui e la setta”

Michelle Hunziker racconta per la prima volta che fu lei a lasciare Eros Ramazzotti. Non c’era nessun mistero dietro la loro separazione, solo l’ultimatum dell’artista che le chiese di scegliere tra lui e la setta: “Lo amavo moltissimo ma scelsi loro”.
A cura di Stefania Rocco
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Sono trascorsi più di 10 anni dal momento in cui Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker si sono lasciati, ma solo oggi emergono i veri motivi che portarono i due a separarsi. È la conduttrice italo – svizzera a uscire allo scoperto, raccontando finalmente la sua verità all’interno del libro Una vita all’apparenza perfetta. Ospite di Silvia Toffanin nella puntata di Verissimo che andrà in onda il 4 novembre prossimo, Michelle fa chiarezza per la prima volta:

Mi dicevano che mio marito era negativo per me, ma io lo amavo moltissimo. Questa dualità mi uccideva. Nel frattempo facevo Zelig e quindi dovevo ridere sul palco. Quando Eros mi ha messo davanti alla scelta ‘o me o loro’ io ho scelto loro. Lì è successo tutto. Loro mi dicevano: "Una persona che ti ama non ti mette di fronte a una scelta". Mi avevano intortata per bene, quindi ho deciso di andare per la mia strada. Ero convinta di fare il giusto per me e per la mia anima. Non c'è niente di più facile che ricattare una persona utilizzando parole come "Dio" e "Amore". Clelia mi riportò da mio padre, facendomi cascare in pieno in quello che lei aveva progettato per me.

Punizioni e isolamento: la vita della Hunziker nella setta

La vita di Michelle nella setta all’interno della quale era entrata dopo aver conosciuto la pranoterapeuta Clelia era fatta di isolamento, punizioni e qualunque altra azione volta a tenerla imbrigliata, prigioniera della sua stessa paura. Quello è stato il periodo più buio della sua vita, un arco temporale durato circa 5 anni durante i quali la Hunziker smise di essere se stessa:

Sono entrata in questa setta senza neppure accorgermene. Per controllarmi mi hanno allontanato dai miei affetti e fatto leva sulle mie debolezze. Fu una trappola. Era una setta molto difficile da riconoscere perché quello che lei diceva era molto bella. Mi diceva che avevo una grande responsabilità verso il mio pubblico. Non erano le sue parole a essere sbagliate, ma il controllo che esercitava su di me, un ricatto morale molto forte. Mi filtravano le telefonate, non potevo parlare neppure con mia madre, che non ho visto per quattro anni. Mi mettevano in castigo, mi lasciavano sola. Mi dicevano che mia madre non mi voleva bene, che mio marito non me ne voleva. Ho allontanato tutti. Le persone a me vicine erano spaventate da queste mie frequentazioni e hanno reagito dando man forte a queste persone. Non bisogna accusare la vittima perché loro ne approfittano. Minavano la mia autostima dicendomi che non avevo talento e che avevo successo solamente perché avevo intrapreso questo percorso spirituale. Mi hanno fatto lasciare la mia agenzia e convinta ad aprire una nuova società, finanziata totalmente da me. Si chiamava Tuenda e mirava ad avere artisti puliti, credenti. Ovviamente pagavo e davo da mangiare a tutti loro. Ad un certo punto mi hanno persino convinta a cedere tutte le mie quote a loro. Non potevo avere contatti con quanti lavoravano con me, con nessun giornalista o direttore di rete. Mi chiedevo perché mia madre non venisse a cercarmi. Loro mi rispondevano che non mi amava, invece erano loro che filtravano tutte le sue telefonate. Mia madre pur di vedermi veniva di nascosto a teatro. Una volta si mise in quindicesima fila perché aveva paura di loro e non voleva creare un disagio a me. Dopo mi confessò che dopo un mio spettacolo era svenuta.

La storia con Giovanni, figlio della maga

Michelle ammette di avere avuto una relazione con Giovanni, figlio di Clelia. Il giovane servì da mezzo alla pranoterapeuta per controllarla, affinché riferisse alla madre tutto ciò che accadeva a Michelle. La Hunziker ricorda quella relazione come qualcosa di inevitabile:

Giovanni, figlio di Clelia, era simpatico e piaceva a tutti. Tra noi nacque qualcosa? Certo, per forza: non vedevo più uomini. Lui raccontava tutto ciò che accadeva tra noi a sua madre. Avevamo un regime alimentare e sessuale. Una volta per lavoro dovetti andare a Parigi con Giovanni da sola. Ero convinta del mio percorso ma sognavo di trasgredire anche sul cibo. A Parigi mi trovai di fronte a una vetrina di macarons. Li prendemmo di nascosto e li mangiammo in un parco. Lui, preso dal senso di colpa, chiamò la madre per raccontarglielo. Ricevemmo una punizione, un allontanamento di una settimana. In quel periodo ero completamente succube. La mia migliore amica uscì dalla setta due anni prima di me. Era quella ribelle per cui riceveva tante punizioni: veniva costretta a lavare il bagno o a pulire casa di Clelia. Lei, quando uscì dalla setta, provò a farmi ragionare. Loro dicevano che chi usciva dalla setta sarebbe morto, per cui lei mi chiamava per dirmi che non era morta. Aurora di questa storia non ricorda nulla perché io ho fatto in modo che lei vivesse una vita normale. Il percorso era solo mio. Ho vissuto con mia figlia in simbiosi per cui lei capiva lo stesso. Un giorno la portai a sciare, aveva 7 anni. Le presi una camera meravigliosa e la invitai a giocare. Lei mi guardò serissima e mi disse: "Rivoglio la mia mamma bionda e sorridente. Non gioco con te". È stata lei a farmi arrivare alla consapevolezza che le cose dovevano cambiare.

Quando le dissero che era la sorella di Gesù

La Hunziker cominciò ad avere dei dubbi quando, durante una riunione spirituale, le fu confessato che in una vita precedente era stata la sorella di Gesù. Quel racconto tanto incredibile la spinse a riconsiderare tutto, avviicnandola a comprendere l'imbroglio ordito ai suoi danni:

Quando Clelia ebbe reclutato persone a sufficienza, decise di fare un passo avanti. Lei era una cabalista e quindi decise che dovevamo riunirci tutti il venerdì sera per raccontarci. Durante queste terapie c'erano persone che facevano la canalizzazione: in pratica uno spirito più alto avrebbe parlato attraverso il loro corpo. In una di queste occasioni mi rivelarono che ero stata la sorella di Gesù in una vita passata. A quel punto cominciai a dubitare. Durante quelle sedute succedevano cose particolari: le persone che canalizzavano cambiavano voce, parlavano in un'altra lingua.

I dubbi di Michelle e, finalmente, la liberazione

Ormai sempre più dubbiosa, Michelle decise di tentare il tutto per tutto. Si convinse a tentare l'uomo entrato all'interno della setta, compagno di Clelia presentato agli altri come l'ultima parte del loro trio spirituale. La Hunziker tentò di sedurlo riuscendoci immediatamente. A quel punto comprese che in quel rapporto non c'era nulla di spirituale:

Dopo l'arrivo di lui nella setta, si scatenò l'inferno. Era molto intelligente, colto, impressionante sotto il profilo mentale. Gli davo tremendamente fastidio per cui mi puniva, voleva gestire tutto ciò che mi riguardava. In un'occasione, durante una riunione, mi fu riferito che avrei dovuto cedere a lui tutte le mie quote societarie. Mi dicevano che il mio spirito doveva volare alto, non doveva occuparsi do cose terrene come i soldi. Gli cedetti tutto. Lui divenne il mio manager e una sera scattò un bacio. Dentro di me c'era un forte dualismo ma volevo salvare la mia anima. Avevo dei dubbi per cui volevo metterli alla prova. Decisi di tentarlo, convinta che lui avrebbe detto di no. Invece cedette subito. Feci scoppiare una bomba in quella setta perché era l'unica arma che avevo. Nel frattempo c'era una ragazza che faceva da ufficio stampa per noi e voleva salvarmi. Ottenne il mio numero di telefono e mi chiamò per chiedermi di incontrarmi. Uscimmo a cena e mi disse: "Non ti conosco, ma voglio che tu sappia una sola cosa. Non sei sola. Sono tutti fuori che ti aspettano". Piansi e decisi di andare via.

Dopo 5 anni Michelle cominciò a maturare la convinzione di doversi ribellare. Stava cominciando a capire che quel clan tanto astuto aveva sapientemente giocato con le sue insicurezze fino a renderla schiava. Cominciò quindi a manifestare il desidero di essere lasciata in pace, di riprendere in mano la sua vita. La setta tentò un ultimo, disperato tentativo di dissuaderla: “Clelia mi disse che se me ne fossi andata dalla setta sarei morta. Ci ho creduto, ero convinta di morire ma andai via lo stesso. Ero pronta a morire piuttosto che restare loro schiava”.

L'incontro con Clelia dopo l'uscita dalla setta

Michelle rivela di aver sofferto a lungo dopo essere uscita dalla setta, di avere avuto attacchi di panico durati anni, momenti in cui temeva ancora che sarebbe morta. Ricorda il giorno in cui ritrovò sua madre come uno dei più emozionanti della sua vita e confessa di non essere riuscita a odiare Clelia nonostante tutto il male subito:

Quando lasciai la setta mi chiamò chiunque. Talmente mi volevano bene che nessuno mi fece mai più una domanda su questa storia. Per questo ho scritto questo libro, dovevo a tutti loro la verità. Per anni ho avuto degli incubi. Mi svegliavo alle tre di notte convinta di morire. Mia madre mi chiamò subito. Non riesco a raccontarvi l'emozione di quell'incontro. Non dimenticherò mai più il nostro abbraccio. Le chiesi di non farmi alcun processo, lei è stata meravigliosa. Mi ha rispettato al punto da aver scoperto solo oggi che cosa mi era accaduto in quel periodo. Dopo che ha letto il libro mi ha chiamato piangendo. L'ho sentita tre volte piangere nella vita, questa era una delle tre. Ho scoperto solo dopo che mia madre aveva messo una mazza da baseball in auto, convinta di volere affrontare Clelia. Per fortuna l'hanno fermata. Io non la odio perché quando accadde l'impensabile, quando io cominciai la mia storia con Emanuele, me la ritrovai di fronte coma una donna distrutta. Le sarò per sempre grata per avermi riportato il mio papà. Uscire da quella setta è stato come uscire da un tunnel. La luce mi faceva malissimo, ma ero libera. Ho dovuto perdonarmi, capire che non ero pazza. Quando ho ritrovato i miei cari ho cominciato una nuova vita. Ho avuto degli angeli in questa storia: una si chiama Antonio Ricci, uno Vittorio Feltri e un altro Enzo Biagi.

Quando minacciò Eros per l’affidamento di Aurora

Il motivo del divorzio da Eros Ramazzotti è rimasto segreto per anni. Michelle, probabilmente sotto l’influenza della setta, lasciò intendere anni addietro che ci fosse del non detto dietro il loro allontanamento. Minacciò di rendere pubblici i motivi reali del divorzio all’epoca in cui, preoccupato per l’ex moglie e la figlia Aurora, Eros chiese l’affidamento della bambina in tribunale. Michelle, che non era la tessa donna che conosciamo oggi, lo minacciò in un’intervista: “Se non la smette, racconterò i veri motivi della separazione”. Scopriamo oggi che quella minaccia era vana, non c’era alcun mistero da proteggere.

Ha recuperato il rapporto con Ramazzotti

Oggi Eros e Michelle hanno recuperato il loro rapporto. Dopo aver trascorso anni a farsi la guerra, sono riusciti a perdonarsi i reciproci errori. Il loro amore è irrimediabilmente finito, ma a unirli resta l’affetto per Aurora, la figlia oggi 20enne che farà sempre da collante tra di loro. Dal punto di vista sentimentale, entrambi si sono rifatti una vita: Michelle accanto a Tomaso Trussardi, Eros con Marica Pellegrinelli.

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