Michelle Hunziker e la figlia Aurora in posa sulla Scala dei Turchi, avviati accertamenti
Uno scatto speciale, in una location meravigliosa. Michelle Hunziker e la figlia Aurora Ramazzotti posano sulla Scala dei Turchi, la famosa scogliera di marna bianca in provincia di Argigento, recentemente posta sotto sequestro ed è quindi vietato accedere. La foto, pubblicata sul profilo Instagram della showgirl, scatena non poche polemiche e la Capitaneria di Porto ha voluto vederci chiaro. Come riporta l'Adnkronos, è stato aperto un fascicolo e avviati accertamenti, per capire se realmente la Hunziker abbia commesso l'illecito. Nonostante la conduttrice svizzera sia stata ben attenta a specificare nel post di essere fuori dalla zona protetta, saranno svolte delle verifiche.
Il post di Michelle Hunziker sulla Scala dei Turchi
"Chiacchiere tra mamma e figlia in una location davvero surreale. Ovviamente fuori dalla zona protetta", ha scritto Michelle Hunziker a corredo della foto ad effetto sulla Scala dei Turchi. Ben attenta a specificare che in quel momento, lei e la figlia Aurora, non si trovavano nella zona protetta e sotto sequestro. Per evitate polemiche, che alla fine ci sono state. Ora la Procura di Agrigento svolgerà le verifiche del caso. La conduttrice si trova in vacanza in Sicilia per trascorrere qualche giorno di relax insieme alla figlia Aurora Ramazzotti. Con loro anche l'inseparabile fidanzato di Aurora, Goffredo Cerza, che ha scattato la foto in questione.
Perché la Scala dei Turchi è sotto sequestro
La Scala dei Turchi è uno dei luoghi più suggestivi della Sicilia, che ogni anno attrae migliaia di turisti. Lo scoglio è ricoperto da uno strato di marna bianca, sul quale in genere si può salire. Lo scorso 27 febbraio però, la Capitaneria di Porto Empedocle ha messo i sigilli all'area e il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio l'ha dichiarata sotto sequestro. Nel registro degli indagati è stato iscritto Ferdinando Sciabbà che, catastalmente, è il proprietario di una grossa parte dell'area di quella costa. La procura gli contesta il reato di occupazione del demanio pubblico.