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Michelle Hunziker: “Io, Tomaso e il grande amore che mi ha salvato da me stessa”

Un padre alcolizzato, una serie di compagni inadatti, un matrimonio naufragato e uno stato di singletudine dal quale non è stato semplice uscire. Michelle Hunziker si confessa sulle pagine di Io Donna, parlando del compagno Tomaso e della sua famiglia allargata, che le ha dato di nuovo la speranza di credere nell’amore.
A cura di Eleonora D'Amore
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"Nella mia famiglia era tutto sballato. Papà era l’eroe che mi raccontava le favole e amava moltissimo far ridere. Dolcissimo e fragile: aveva il problema dell’alcol, nei picchi bui si trasformava, spariva per giorni. Fino a dodici anni se vedevo i miei bere, piangevo. La figura maschile era mamma. Nella donna ho sempre conosciuto la forza", così Michelle Hunziker apre un doloroso capitolo della sua adolescenza sulle pagine di Io Donna. La bella conduttrice svizzera ha confessato di aver fatto scelte amorose molto sbagliate a causa dell'assenza di una figura paterna nei primi anni della sua vita, finché poi nei due uomini che l'hanno portata all'altare (Eros Ramazzotti e Tomaso Trussardi, nrd) ha visto la speranza di potersi creare una famiglia tutta sua: "Li ho amati e scelti come padri dei miei figli".

Tra un matrimonio e l’altro c’è stato il periodo oscuro della setta della maga Berghella: "Ero piombata in uno stato di dipendenza identico all’alcolismo. Era un salto mortale analogo a quello di papà. Lui era mancato da poco, il matrimonio con Eros Ramazzotti era fallito. Ero una preda facile. Però tutto serve. Perciò: grazie Berghella…". Proprio per questo motivo, dopo essersi liberata dai fantasmi del passato e da alcune presenze ingombranti, si era rinchiusa in un castello dorato, fatto di concretezza e solitudine, con sua figlia Aurora. Finché Tomaso Trussardi non ha fatto ‘irruzione' nella sua vita, salvandola da se stessa:

Del fatto che siamo ancora qui, dell’amore che salva. I putti con le trombe d’oro sono arrivati tardi nel nostro cielo. Ero una single molto indurita, adoravo i miei territori conquistati a fatica. Esistevamo io e mia figlia, punto. Lui mi ha dato la scossa: se non capisci che voglio essere nei primi tre posti della tua vita mi faccio da parte.

E sulla possibilità di avere un quarto figlio, la risposta non poteva che essere laconica: "Sì certo, vedremo".

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