Michelle Hunziker: “La setta mi imponeva l’astinenza sessuale, non potevo fare nulla con il mio ragazzo”
Michelle Hunziker ricostruisce un altro tassello degli anni trascorsi da vittima della setta che le ha rubato parte della giovinezza. Finita sotto il controllo psicologico della pranoterapeuta Clelia – è la conduttrice a chiamarla così, ma il vero nome della donna è un altro – Michelle dovette rinunciare a ogni controllo sulla sua vita, gradatamente e senza nemmeno accorgersene appieno. Perfino la sfera sessuale era condizionata dal volere di Clelia che, come ricorda oggi la Hunziker a Quarto Grado, imponeva ai suoi adepti la purezza assoluta:
La purezza per la setta era fondamentale. Mi facevano spesso vestire di bianco e nei migliori anni della mia vita ho praticato l’astinenza sessuale. Ognuno di noi ha una parte animale, controllando questa parte animale si può essere puri. Dopo un po’ di astinenza sessuale mi sono anche infatuata del figlio di Clelia ma anche con lui non potevo fare nulla. Era tutto platonico. Il mio lavoro e il pubblico erano la mia salvezza.
La decisione di lasciare Eros
Come ha raccontato lei stessa all’interno del suo libro, Michelle è riuscita a sfuggire al dominio della setta solo grazia a una straordinaria forza di volontà, la stessa che la spinse a credere di doversene liberare sebbene fosse certa che sarebbe morta per questo. In quello schema di sudditanza psicologica, acquista un senso perfino la decisione di lasciare Eros Ramazzotti, padre di sua figlia Aurora. Pochi mesi fa, e per la prima volta in assoluto, la Hunziker dichiarò che fu proprio la pranoterapeuta a spingerla in quella direzione, coadiuvata involontariamente dall’artista che pose la moglie di fronte a una scelta: “O me o loro”.
La sofferenza di mamma Ineke
Per anni Michelle ha vissuto isolata da tutti, meno che dalla piccola Aurora. L’obnubilamento in cui versava la spinse perfino ad allontanare mamma Ineke, quella donna che Michelle chiama “il generale” e che dovette piegarsi al disegno perfido di Clelia. Ineke ha raccontato di recente di aver tentato tutto il possibile pur di riprendersi sua figlia:
Ho preso la macchina con una mazza da baseball perché volevo andare a picchiarla. Mi hanno fermato, soprattutto Eros: "Non puoi fare così, siamo personaggi pubblici". Mi sono rivolta alla giustizia ma il plagio non era più legge, è stato un inferno. Ho chiesto a un socio di entrare nella setta per avere informazioni. Quattro settimane dopo, mi ha chiamato la moglie in lacrime: l'hanno dovuto chiudere in casa perché era diventato dipendente di questa donna. Ho fatto interviste sperando che Michelle leggesse i giornali, ma non è servito a niente. Dopo tre anni sono crollata, il mio fisico non ha retto e ho dovuto mettere un pacemaker.
Le rinunce, anche professionali, di Michelle
In quel periodo terribile Michelle dovette rinunciare a quasi tutto, rimettendosi al volere della setta anche sotto il profilo professionale. La conduttrice, prossima primadonna del Festival di Sanremo 2018, ha perfino confessato che fu proprio la Berghella a spingerla a lasciare alcuni importanti incarichi in ambito lavorativo: “Lasciai Zelig, Gino e Michele, Claudio Bisio, i comici e lo feci nel momento di maggiore successo ma Clelia diceva che era giusto così. Lasciai anche la sit-com Love bugs con Fabio De Luigi che girò da solo le ultime puntate. Ma il ‘canale' aveva deciso così. ‘Lascia nel momento di più alto successo'. E io eseguivo”.