Milly Carlucci: “Soffro molto per la morte di papà, senza il lavoro non so come avrei fatto”
Sono passate poche settimane dalla morte del padre di Milly Carlucci, che racconta il momento difficile che sta vivendo in un'intervista a Chi. Luigi Carlucci, ex generale dell’Esercito, è deceduto lo scorso 22 ottobre. La conduttrice è molto provata, anche perché il lutto segue di pochi anni la scomparsa della madre.
Nel giro di tre anni ho perso sia mamma sia papà. Mio padre è mancato da pochi giorni. Nonostante la razionalità della mente mi porti a pensare al naturale ciclo della vita, il cuore soffre davvero tanto.
Il lavoro come rifugio per Milly Carlucci
Luigi Carlucci è morto all’età di 91 anni: come avevano lasciato intendere sia la conduttrice Rai che sua sorella Gabriella Carlucci, già da tempo le sue condizioni di salute si stavano progressivamente aggravando. Le due sorelle avevano già perso la madre nel febbraio 2015. "Come vuole che stia?", ha dichiarato Milly a Chi, "Ho la grande fortuna di lavorare molto in questo periodo, altrimenti non so come avrei fatto". Al momento, la Carlucci è infatti in giro per tutta Italia con Ballando on the road.
Annunciata la data d'inizio di Ballando con le stelle
Il tour è una preparazione alla quattordicesima edizione di Ballando con le stelle, di cui la presentatrice annuncia ufficialmente la data. Lo show partirà su Rai1 il 9 marzo 2019: "Nonostante il dolore riesco ancora ad avere entusiasmo perché Ballando è un inno alla creatività. È un’onda inarrestabile che non si ferma mai”. In attesa di capire se lo vedremo ancora una volta in concorrenza con Amici (o se quest'ultimo cambierà il giorno di programmazione), la Carlucci svela come fa a mantenere un forte autocontrollo in ogni fase del programma, tanto che qualcuno l'ha accusata di freddezza:
Io, di Ballando, non sono solo la conduttrice, ma anche il direttore artistico e un leader non può permettersi di arrabbiarsi. Io devo preoccuparmi di tenere tutti uniti anche nei momenti di crisi e poi, noi donne, dobbiamo fare i conti anche con certi cliché: se una donna alza la voce è isterica, se lo fa un uomo, al contrario, è autoritario. Che fatica.