Miss Trans 2016 in Israele è Tàalin Abu Hanna, cristiana di origini arabe
Tàalin Abu Hanna si è laureata Miss Trans Israele 2016. Si tratta di una notizia che è destinata a far parlare e che, in un certo senso, incarna tutte le possibili anime che sopravvivono in Israele. 21 anni, cristiana e di origini arabe, nata a Nazareth, ieri sera la ragazza è stata proclamata ufficialmente reginetta del concorso per transgender che si tiene non solo in Israele, ma in diversi altri paesi del mondo. L'opinione pubblica l'ha definita vincitrice di una competizione che è un mosaico del paese, e in effetti abitato da tutte le identità espresse dalla vincitrice. Abu Hanna non è solo un'aspirante e riuscita miss: ballerina di danza classica e moderna ha avuto la megli su altre 11 concorrenti provenienti da tutta Israele. Non mancavano altre candidate dalle origini e tradizioni culturali caleidoscopiche: insieme a lei, tra gli altri, anche una ebrea di famiglia haredi (pia) e una danzatrice del ventre musulmana.
La missione di concorsi come Miss Trans Israele, riproduzione di un format che si svolge anche in altri moltissimi paesi, è quello di sostenere e corroborare la figura dei transgender, troppo spesso discriminati e relegati a condizioni sociali quasi emarginanti. Proprio oggi, in occasione del gay pride di Napoli, il primo di 16 sfilate che si terranno quest'anno in Italia, molti transgender hanno lamentato condizioni penalizzanti e una posizione spesso ostile da parte della società civile. Un'ostilità che, il più delle volte, si traduce nella più semplice e incontrollabile delle forme di discriminazione: per molte trans, in Italia come in altri paesi del mondo, riuscire a trovare lavoro ed essere assunte finisce per essere un'impresa difficile se non impossibile. Inutile negare che questa logica non può che avere una correlazione stretta con il fenomeno della prostituzione.