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Moira Orfei e la storia d’amore con Walter Nones: “È più indomabile di un leone”

Moira Orfei è morta durante la notte. Nella sua vita un amore durato più di 50 anni, quello per Walter Nones. L’uomo la descriveva come “indomabile” ma anche “dolce se la sai prendere”. Inoltre, era impossibile tenerla lontana dai piccoli zingari. Faceva di tutto per aiutarli.
A cura di Daniela Seclì
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Foto di Chico De Luigi
Foto di Chico De Luigi

È arrivata in queste ore la notizia della morte di Moira Orfei. La regina del circo si è spenta ad 83 anni. Nella sua vita un grande amore, quello per Walter Nones. Lo aveva conosciuto in Kuwait nel 1959 e nel 1961 lo aveva sposato. Una relazione durata più di 50 anni. In un'intervista rilasciata a Gioia qualche anno fa, l'uomo ribadiva il forte legame che aveva con lei. Della sua compagna diceva:

"È una buona, la Moira. Molto devota a Padre Pio. Magari non va in chiesa come facevo io da ragazzino con la messa tutte le mattine. Ma è una credente vera. […] Dice di saper fare il malocchio. Io non gradisco che ne parli, ma tanto non mi da retta. È una roba che le ha tramandato suo nonno da bambina. Da parte del papà è una zingara. Ancora oggi per i sinti è una specie di regina".

Il loro amore nacque quasi per caso:

"Un amore arabo. Nel ’59 andammo in Kuwait con uno spettacolo per i principi arabi e fu lì che nacque tutto. Moira già la conoscevo: sa, tra famiglie del circo ci si conosce un po’ tutti. Più che altro dopo il Mattatore mi scritturò suo zio e cominciammo a lavorare insieme. All’inizio facevo il sostenuto".

Walter Nones: "Moira Orfei amava i piccoli zingari, avrebbe fatto di tutto per aiutarli"

L'amore poi sbocciò. Moira era molto gelosa del suo compagno:

"Gelosa? Gelosissima. Se sono via telefona in continuazione: Dove sei? Cosa fai? Con chi stai? E io: "Moira, ma basta, ho settant’anni, dove vuoi che vada?"

E, infine, quando la giornalista gli chiese se fosse più difficile domare un leone o Moira, l'uomo non ebbe dubbi:

"Moira. Con lei bisogna avere tatto perché non è mai domata. Però è dolce, sa, se la sai prendere. Quando vado fuori, pretende che mi porti dietro un mazzo di banconote da dieci euro. Dice che, quando uno ti chiede la carità, non puoi dargli un euro. I piccoli zingari dobbiamo tenerglieli lontani e dire che tornino nei giorni meno affollati, altrimenti li fa entrare tutti, anche se sono quaranta, e lascia fuori la gente che paga".

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