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Molestie e minacce a Licia Colò, inizia il processo contro lo stalker

Da semplici lettere di un ammiratore a pesanti minacce anche a sfondo sessuale: è l’incubo in cui è piombata Licia Colò perseguitata da uno stalker.
A cura di G.D.
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Erano partite come delle semplici lettere di un ammiratore, poi il caso è finito in tribunale. È l'incubo in cui Licia Colò è piombata cinque anni fa quando aveva ricevuto numerose lettere scritte in francese dal signor Habib M'Hedihbi, un immigrato tunisino 54enne che nel giro di pochi mesi iniziava a scrivere commenti ed apprezzamenti sempre più pesanti, cominciando ad immaginare fantomatici rapporti sessuali tra i due.

La testimonianza di Licia Colò. La conduttrice, presente in tribunale, testimonia e racconta retroscena inquietanti perché dalle offese si è passati direttamente alle minacce quando l'imputato ha cominciato a non avere risposta:

Non prendere le cose alla leggera questa volta, se tu lasci cadere le cose come le altre volte la mia reazione sarà fatale. Licia, assumiti la tua responsabilità per evitare l'indesiderabile, il non augurabile e l'irreparabile.

Parole che hanno finalmente convinto Licia Colò a denunciare lo stalker che adesso rischia una condanna pesante. Il tribunale di Piazzale Clodio si pronuncerà il prossimo ottobre, quando leggerà la sentenza per il signor M'Hedihbi.

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