Moreno offende Cristina Parodi: “Gallina vecchia fa buon brodo”
Che una gaffe tira l'altra, è una gran bella verità. Quando si incappa in una brutta figura in pubblico e si tenti di riparare con un repentino dietrofront, le possibilità che si finisca per commettere un errore ulteriore ha percentuali altissime. A fare le spese di questa legge non scritta ma sempre verificata, è stato Moreno Donadoni, il rapper uscito da Amici che parteciperà alla 65esima edizione del Festiva di Sanremo, quella affidata dalla Rai a Carlo Conti. Moreno nel giorno della vigilia all'apertura del Festival della canzone era ospite de La Vita in diretta, condotto da Cristina Parodi e Marco Liorni. E proprio con la conduttrice ha dato vita ad un siparietto che ha rischiato di offendere non poco l'esperta conduttrice del programma. Esperta appunto, forse poteva essere questo l'aggettivo preferibile che Moreno potesse scegliere e invece il rapper ha cominciato male scambiando Cristina con sua sorella:
Ciao Benedetta, sei bellissima. Oddio, Cristina? Cristina! Ho sbagliato, errore mio, errore mio, l'emozione. Perdonami
La conduttrice ha risposto in modo sportivo ed ironico, ringraziandolo senza sapere a cosa sarebbe andata incontro: "Grazie, mi hai ringiovanito di qualche anno," ha detto la Parodi. Ma qui Moreno è inciampato in un'altra gaffe, questa veramente imperdonabile: "Gallina vecchia fa buon brodo. Si dice così? No, continuo a peggiorare la situazione. Dai scherzo, scherzo". A questo punto la Parodi non ha accolto con molto favore questa battutina, rispondendo in maniera chiara e precisa, anche se sempre col sorriso sulle labbra:
Adesso non va bene. Prima mi hai dato della Benedetta e vabbè, è mia sorella, poi della gallina vecchia e qui c'è stata un'insurrezione. Va bene. Allora, vuoi un consiglio Moreno? Non fare complimenti sul palco alle altre donne, parla solo con Carlo
A farle eco è stata Alba Parietti, presente in studio, che ha insultato Moreno senza mezzi termini: "Ma perché non sta un po' zitto? Dice una cazzata al secondo".
