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Morto Raimondo Vianello: Fiorello e Maria De Filippi vicini a Sandra Mondaini

Le reazioni dei personaggi del mondo dello spettacolo alla notizia della morte di Raimondo Vianello.
A cura di Simona
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Raimondo

Tante le reazioni di dolore e sconcerto nel mondo dello spettacolo per la morte di Raimondo Vianello avvenuta questa mattina a Milano.

Dopo il cordoglio del mondo dello sport, ecco parlare gli amici del conduttore, che hanno condiviso con lui per tanti anni il fatato mondo dello spettacolo.

Toccanti le parole di un collega ed amico di Raimondo, il conduttore Pippo Baudo: "Era un uomo eccezionale e un artista eccezionale. Il nostro era un rapporto di 40 anni, mi consideravo uno di famiglia. Spesso ci siamo frequentati fuori il lavoro, da loro si stava bene e mi sentivo a casa. Aveva sempre una battuta anche quando negli ultimi tempi non stava più bene, non ha mai perso il suo carattere. Lascia una maniera leggera di interpretare questo mestiere, non ha mai voluto essere divo pur essendo immenso, da lui nessuna prosopopea, nessuna autoesaltazione ma un senso della misura che oggi si è completamente perso".

Baudo continua parlando del rapporto fra Raimondo e la moglie Sandra Mondaini. "Ci vuole una vita per descrivere la finezza del loro rapporto, si prendevano in giro ma non riuscivano a fare a meno l'uno dell'altro. Sandra è stata l'ispirazione della sua vita e Raimondo per lei, devoti e solidali. Lei purtroppo sta molto male, si è spezzato oggi il cordone ombelicale che li ha tenuti uniti e questo mi addolora immensamente".

Per finire, il conduttore ricorda una delle ultime battute dell'amico, prima che lo lasciasse: "Negli ultimi tempi non parlava più, si era come assopito, ma recentemente ero riuscito a parlarci: se mi chiami per le condoglianze anticipate hai sbagliato numero".

Maria De Filippi e Fiorello

Maria de Filippi e Fiorello

Ecco gli altri vip che gli hanno voluto dedicare un pensiero:

Fiorello: "Il mio primo pensiero va a Sandra, a cui mando un affettuoso abbraccio. Se ne è andato il maestro dell'ironia per antonomasia, più di un presentatore, un attore dal grande stile, il primo anche che con ‘Pressing' riuscì a portare il sorriso nelle trasmissioni sportive. Mi piace ricordarlo quando ai Telegatti, ogni volta che mi incontrava dietro le quinte, mi diceva, col quel suo sguardo fintamente stupito, ‘Ma cosa ci fai tu qui? Allora premiano proprio tutti!'. Dedico a Raimondo la mia serata di domani in teatro".

Dario Fo: "Lui era più anziano di me di 4 anni, ma abbiamo cominciato insieme prima in radio e poi in tv. Tra l'altro, mia moglie Franca Rame è molto amica della Mondaini. La comicità di Vianello, la cui scomparsa mi mette una profonda malinconia, era paradossale e innovativa, pur restando molto popolare. E' nato come spalla di Tognazzi ma poi è stato in grado di dar vita a un personaggio originale, quello del borghese perbene e discreto alla prese con i problemi della quotidianità. In questo senso, i suoi dialoghi spesso surreali con la Mondaini erano geniali".

Maria De Filippi: "Per me è un gran dolore, una perdita enorme,  incolmabile. Il mio pensiero va a Sandra. Vorrei stringerla e dirle  che le sono vicina con tutto il cuore. Il loro amore è un esempio per tutti noi insieme alla loro umanità, onestà e semplicità".

Fabio Fazio: "E' stato una leggenda, un punto di riferimento per la televisione con la grande dote, come Oliver Hardy, della looking camera: era sul set ma riusciva ad essere sempre un passo più in là, senza mai perdere niente di vista. Ho ammirato e ritenuto preziosa la sua grande ironia, una vera e propria dote espressa al massimo grado. Ma soprattutto è riuscito a fare il suo mestiere stando sempre un passo più avanti guardandosi anche da fuori. Era sempre un passo distante da dove si trovava, geniale e bravissimo".

E infine Antonella Elia, che affiancò per due anni Raimondo nella conduzione di Pressing: "E' il ricordo di un grande uomo. Di Raimondo ricordo l'ironia, la classe, lo stile, l'amorevolezza quando faceva il burbero con me: non mi ha mai permesso di dargli del tu. Nella vita era comicissimo, come in scena. Ho avuto l'onore di fare coppia con lui: eravamo molto sincronizzati, ero la sua spalla e Raimondo usava la mia naturale goffaggine e svagatezza per fare spettacolo. Mi studiava, sapeva sempre perfettamente che cosa avrei detto. Non c'è mai stato nessun copione, improvvisavamo. L'ho sentito l'ultima volta tre anni fa, lo chiamai per invitarlo a vedere il mio spettacolo con Salemme a Milano ma diede forfait perché Sandra non stava bene. Lo porterò sempre nel cuore".

Simona Redana

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