Nanni Moretti rompe il silenzio sulla censura: temono il Caimano
Nanni Moretti non le manda a dire e interviene sulla censura avvenuta in Rai ai danni della sua pellicola cinematografica: "I fuochi alle spalle del Caimano, nel finale del film, sono le macerie che Berlusconi si lascia dietro: macerie istituzionali, costituzionali, culturali ed etiche" e poi aggiunge "Hanno paura del mio film perchè è profetico e la Rai lo rinvia all'infinito". Questo è il commento al vetriolo che il regista tanto amato lancia all'indirizzo del Premier.
Ma polemica è lontana dall'essere solo un semplice ricordo, così il produttore si scaglia contro la Tv pubblica e quella privata, mettendole sullo stesso piano: "Per me le tv pubbliche e quelle Mediaset non sono la stessa cosa. Una cosa è essere finanziato dalla tv pubblica, un'altra è esserlo dalle reti di Berlusconi, che fin dall'inizio erano una certa visione del mondo. È una questione di pelle, da 25 anni ho fatto la mia scelta, anche di non usare la distribuzione Medusa".
Le parole più dure le riserva però a Silvio Berlusconi indagato per il Rubygate: "Berlusconi non si difende mai nei processi. Questo slogan: è sempre stato assolto è una mistificazione. È stato condannato a un anno per falsa testimonianza (poi gli è stata tolta) sulla P2. Ci sono state precisazioni, leggi fatte apposta per lui. E poi la condanna di Previti per aver corrotto i magistrati: per conto di chi se non di Berlusconi?".
Nanni Moretti conclude la sua arringa personale sul video del Caimano censurato dalla Rai: "Lo poteva mandare in onda già nel 2008. Non ho qualità profetiche, sono solo un pò più attento. Berlusconi non è diventato questa persona, è sempre stato così". Poche ma chiare parole .