Nel video “hard” di Naike Rivelli c’è anche il cane, insorgono gli animalisti
Continua a provocare sconcerto il video al limite dell'hard di "Defaillance", brano cantato da Naike Rivelli che ha già fatto registrare un boom di visite su Youtube. nel filmato in questione, compare anche il cane di Naike che si tiene un po' ai margini della scena ma che pare guardare interessata l'incontro sessuale tra la bollente figlia di Ornella Muti e il modello protagonista del suo videoclip. Le immagini particolarmente spinte che si sarebbero svolte di fronte agli occhi dell'animale hanno provocato la furia degli animalisti che si sono scagliati contro la Rivelli, accusandola di aver maltrattato il cane in questione, obbligandolo ad assistere a una scena di sesso:
E' un atto di inciviltà verso i sentimenti e la dignità dei nostri amici a 4 zampe.
Divertita, Naike risponde che la sua chihuaua sarebbe stata particolarmente adatta a essere inserita nel contesto in questione:
E' femmina, con gli ormoni a mille, ed è un po' mignotta.
Regalo dell'Ambasciatore ungherese – Non paga di aver scatenato un vero e proprio putiferio per il videoclip di Defaillance, Naike si gode la popolarità riflessa e continua a rispondere a tono a chi l'accusa di aver maltrattato la sua cagnolina, utilizzandola esclusivamente per scopi pubblicitari. Giuseppe Di Donato, capo dell'associazione "Salviamo i migliori amici dell'uomo" è l'autore della protesta nei confronti della Rivelli, un malcontento cui la cantante ha risposto con una serie di argomentazioni ben ponderate:
E' una cagnolina in età post-adolescenziale. Appena ha visto quel figo dell'attore e quel figo del regista del video si è fiondata sul set. E il set era nel living di casa nostra. Io e mia mamma e tutto lo staff non abbiamo fatto altro che assecondare gli impulsi della chihuaua. Non farlo sarebbe stato negare la sua libertà d'espressione! Tigristv von Pompisc (il nome della cagnetta, ndr) ci è stata regalata dall'Ambasciatore ungherese e come tutte le nobili "acquisite" è un po' troia e arrivista.
Tutto spiegato, dunque. O no?
