Niccolò Bettarini mostra le cicatrici a un anno dall’aggressione: “Tutti noi siamo ferite viventi”
Niccolò Bettarini mostra le sue cicatrici per la prima volta. "Non morirò senza cicatrici, tutti noi siamo ferite viventi" scrive su Instagram mostrando il corpo ricoperto dalle cicatrici per quelle nove pugnalate ricevute all'esterno dell'Old Fashion di Milano. Fu una aggressione di massa un anno fa, un evento deplorevole che si è chiuso con la condanna tra i nove e i cinque anni ai quattro ragazzi assicurati alla giustizia, tra cui Davide Caddeo, il 30enne che ha avuto 9 anni di reclusione e che oggi è agli arresti domiciliari.
Un anno dopo l'aggressione
Un anno dopo, Niccolò Bettarini ha avuto modo di rimettersi in sesto, di crescere da quell'evento che ha drammaticamente cambiato la sua vita e che poteva finire anche peggio. Una delicata operazione chirurgica salvarono il giovane 20enne che adesso mostra con orgoglio quelle cicatrici. Da quell'aggressione, soltanto quattro ragazzi sono stati assicurati alla giustizia ma il giudice che ha emesso la sentenza è convinto che sono ancora molti quelli che dovrebbero pagare. "Altre persone sono sfuggite alle indagini", ha messo nero su bianco il giudice Guido Salvini nel corso dell'udienza preliminare dello scorso aprile.
Il pentimento dell'aggressore
Tra gli aggressori, David Caddeo è quello che ha avuto la pena più alta: 9 anni di reclusione, ora agli arresti domiciliari essendo riconosciuta la tossicodipendenza dalla cocaina. Uscito dal carcere per seguire un percorso di disintossicazione, ha scritto a Niccolò Bettarini confessando il suo pentimento deciso ad uscire dalla tossicodipendenza "che lo ha portato ad azioni come quella avvenuta". Niccolò Bettarini, intanto, va avanti per la sua strada con fierezza e con orgoglio, esponendo il segno di quella brutale e vigliacca aggressione.