Niccolò Bettarini sulla scarcerazione dei suoi aggressori: “Non credo più nella giustizia italiana”
Niccolò Bettarini, figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura, pubblica una diretta fiume su Instagram per commentare la scarcerazione del secondo dei suoi aggressori, disposta il 12 marzo 2019. Il 30enne Davide Caddeo, condannato a 9 anni di reclusione, dovrà scontare la sua pena agli arresti domiciliari, con obbligo di frequentare un centro di recupero per tossicodipendenti. Lo scorso 18 gennaio, anche Albano Jakei, altro condannato per l’aggressione a Bettarini, aveva ottenuto gli arresti domiciliari.
La rabbia di Niccolò Bettarini
Niccolò fatica a trattenere la rabbia. Dopo la scarcerazione dell’uomo cui era stata inflitta la pena più alta, perché ritenuto responsabile materiale delle coltellate inflitte, ha pubblicato un lungo e durissimo sfogo sui social, preceduto da un messaggio in cui si diceva furioso: “Ho il diavolo dentro. Questo è un paese di me** dove non c’è giustizia per nessuno. Mi sono rotto di stare zitto”. Più tardi, in un video, ha aggiunto:
Spero sarete contenti adesso. Mi ero ripromesso di non parlare più di questa cosa, ma lo faccio perché sono arrabbiato. Quello che è successo si commenta da solo. La giustizia italiana non esiste, è uno schifo. […] Con una condanna a 9,6 e 5 anni, vengono scarcerati tutti dopo un mese con permesso di lavoro ai domiciliari. Qualcosa non quadra, ma questa è la giustizia italiana. È uno schifo!
Il supporto di mamma Simona Ventura
A supportare Niccolò è mamma Simona Ventura, l’unico genitore a potere momentaneamente far fronte a questa delicata situazione. Stefano Bettarini, papà di Niccolò, è all’Isola dei famosi, ignaro di quanto sta accadendo in Italia. La conduttrice ha voluto manifestare la sua vicinanza al figlio, postando una foto che li ritrae abbracciati e felici. Nella didascalia ha scritto: “Sempre e per sempre accanto a te”.