Nicola Panico ricorda Raffaele Perinelli: “Chi uccide una persona è come se avesse ucciso l’umanità”
Nicola Panico è stato un calciatore, conosce bene pertanto i sacrifici di una vita a rincorrere un pallone. Gli stessi sacrifici che stava facendo con grande speranza il giovanissimo Raffaele Perinelli, il ragazzo di Miano di soli 21 anni ucciso a coltellate da un 31enne per futili motivi. La carriera di Raffaele, Lello per gli amici, era cominciata solo dal 2015 con il Sant'Agnello, proseguendo con il Gragnano fino alla Turris, squadra in cui ha giocato anche Nicola Panico nel corso della sua carriera. Anche per questo, il calciatore ha voluto ricordare Lello come se fosse un amico.
Le parole di Nicola Panico per Raffaele Perinelli
Nicola Panico cita i versi del Corano, quelli che aprono con "Chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l'umanità intera, e chi salva la vita di una persona è come se avesse salvato tutta l’umanità". Per un attimo, il gossip e le liti con Sara Affi Fella passano in secondo piano rispetto al dolore, troppo dolore, che si sta vivendo a Miano, uno dei quartieri più problematici di Napoli.
Chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l'umanità intera. Invece di uccidere e far morire qualcuno per frustrazioni, fallimenti e insoddisfazioni personali, dovremmo vivere e lasciare vivere, consapevoli di non aver nessun diritto di togliere la vita ad un'altra persona, perché è impensabile quasi contro natura progettare o compiere un gesto simile. E non ci sono motivazioni o giustificazioni, perché nessuno può scusare una crudeltà del genere. Tu Lello, la tua unica colpa è stata quella di nascere qui, in una città marcia dove l'unico punto di incontro tra gli uomini è l'omicidio. Corri, corri più che puoi e continau a sognare. Riposa in pace Lello. Vicino a tutti i familiari, vi capisco benissimo.
L'assassino di Raffaele Perinelli si è costituito
La scorsa notte ai carabinieri di Casoria A.G., 31 anni, venditore ambulante incensurato, ha confessato di aver ferito Raffaele con una coltellata al culmine di una lite. Assistito dall’avvocato Rocco Maria Spina, l’omicida ha spiegato di aver incontrato casualmente ieri sera la vittima, con la quale aveva già avuto una discussione nata giorni prima.