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Nuovo scandalo sessuale investe la regina Elisabetta, il cugino arrestato per aggressione

Il 2021 comincia in salita per la regina Elisabetta II. Il conte Simon Bowes-Lyon, cugino di terzo grado della sovrana, è stato arrestato per avere aggredito sessualmente una donna. L’uomo ha ammesso le sue colpe e chiesto pubblicamente scusa. È in libertà su cauzione ma rischia cinque anni di carcere.
A cura di Stefania Rocco
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Un nuovo scandalo sessuale rischia di abbattersi sulla corona inglese. Dopo un 2020 segnato dalle accuse ai danni del figlio Andrea di York, sempre più invischiato nello scandalo Epstein, il 2021 si apre con l’arresto di Simon Bowes-Lyon, 34enne cugino di terzo grado della sovrana britannica. L’uomo è stato arrestato per avere aggredito sessualmente una donna all’interno di una camera del castello di Glamis, in Scozia.

Le accuse contestate a Simon Bowes-Lyon

I fatti si sarebbero consumati nel 2020, nel corso di un evento organizzato proprio dal cugino di Elisabetta e tenuto all'interno del castello di Glamis, di proprietà della sua famiglia, una proprietà che l'uomo ha eletto sua residenza nel 2019. In piena notte, il conte si sarebbe introdotto nella camera della vittima, una donna di 26 anni, già addormentata. Secondo l’accusa, le avrebbe sollevato la camicia da notte, spinta contro una parete e palpata. La donna sarebbe riuscita a scappare e a chiedere aiuto agli altri ospiti presenti nel castello.

Simon-Bowes-Lyon
Simon-Bowes-Lyon

Ha ammesso l’aggressione, rischia fino a 5 anni

Denunciato, Simon Bowes-Lyon è comparso di fronte a un giudice della città scozzese di Dundee dove ha ammesso l’aggressione, scusandosi pubblicamente e dichiarando di vergognarsi profondamente della sua condotta. È in libertà su cauzione ma potrebbe essere condannato a cinque anni di carcere. Il conte, noto per la passione per le auto da corsa e l’amicizia con Poppy Delevingne e Otis Ferry, due anni fa era stato inserito nella lista degli scapoli britannici più corteggiati dalla rivista Tatler. Quanto accaduto potrebbe però costargli il titolo di Lord Glamis, ereditato dopo la morte del padre Michael. In attesa della condanna, l'uomo è stato iscritto nel Violent and Sex Offender Register, il registro britannico che elenca gli autori di reati sessuali.

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