Pamela Anderson e la lotta contro l’epatite C: “Ho rischiato la morte, ora posso guarire”
La guerra contro quella che definirono "la sua condanna a morte" potrebbe finalmente concludersi con una vittoria: da ben sedici anni, Pamela Anderson lotta contro l'Epatite C, una malattia infettiva che va ad attaccare soprattutto il fegato e per la quale, almeno fino a oggi, non è ancora stato trovato un vaccino. La procace star hollywoodiana, icona negli anni 90 grazie soprattutto al suo ruolo di sexy bagnina in "Baywatch", rivelò pubblicamente di aver contratto il male per la prima volta nel 2002, ma non approfondì mai l'argomento. In una emozionante intervista rilasciata a "People", spiega ora che grazie a una nuova terapia farmacologica potrebbe finalmente guarire definitivamente. Secondo i medici, con questa cura innovativa l'epatite potebbe essere sconfitta nel giro di un mese.
Pamela e l'epatite: tutta colpa di quel tatuaggio con Tommy Lee
Pamela contrasse il male a causa di un'assurda circostanza: la colpa fu di un ago infetto usato durante un tatuaggio che l'attrice si fece insieme al marito di allora, il batterista Tommy Lee. La Anderson ha raccontato a People il suo dramma e la paura di morire che l'ha tormentata per anni:
Sono molto fortunata ad essere sopravvissuta all'epatite C. 16 anni fa me la presentarono come una condanna a morte. Credo che tutto questo sia stato molto importante per la mia autostima. Anche se chi mi guardava dall'esterno mi ha sempre visto fiduciosa, io mi sentivo davvero come se una nube scura incombesse su di me senza mai lasciarmi.
Nonostante il terrore degli effetti dell'epatite, la Anderson ha spiegato di non aver dovuto fare i conti con particolari dolori o problemi al fegato:
Non ho accusato danni al fegato né effetti collaterali. Sto vivendo la mia vita nel modo che voglio, ma la malattia potrebbe causarmi dei problemi, quindi la possibilità di utilizzare questo farmaco è una vera benedizione. Sono a metà strada. Sono davvero emozionata, mi sento felice e benedetta.