Pamela Prati, dietro le quinte a Non è la D’Urso: “Il matrimonio è spostato a data da destinarsi”
Grande caos ieri nel dietro le quinte di "Live – Non è la D'Urso". Mentre andava in scena l'ennesimo capitolo del fantomatico presunto matrimonio di Pamela Prati, con tanto di intervento in diretta di Marco Caltagirone (?), tra una pausa pubblicitaria e l'altra fonti vicine a Fanpage.it ci hanno raccontato dettagli che chiariscono ancora meglio il contesto. Su tutti, quelli che fanno riferimento a una Eliana Michelazzo sul punto di cedere per dire tutta la verità, fermata in calcio d'angolo da due telefonate, quelle di Pamela Perricciolo e Pamela Prati, che l'avrebbero esortata ad andare avanti.
Non è tutto. Perché la vicenda continuerebbe a tingersi dei contorni dell'assurdo. La Aicos, la società di management, avrebbe messo veti e paletti alla puntata di ieri sera, su tutti avrebbe imposto di non parlare dei famigliari ‘ndranghetisti della Perricciolo. Inoltre, la triade Prati-Perricciolo-Michelazzo avrebbe imposto alla produzione di "Live – Non è la D'Urso" di non ospitare in studio né Sara Varone, né Angelo Sanzio, che con le loro testimonianze hanno dimostrato di avere prove schiaccianti sul "metodo Caltagirone", quello dei fidanzati fantasma.
Infine, dietro le quinte ci sarebbero stati veri e propri attimi di panico subito dopo la fine del blocco dedicato a Pamela Prati. Tra le persone che erano presenti a difesa di Eliana Michelazzo, c'era molta inquietudine. Su tutti, Georgette Polizzi è apparsa tra le più tese.
Proprio la stylist sarebbe disperata perché vorrebbe scappare a gambe levate dalla Aicos, che tuttora la rappresenta come agenzia. Anche Milena Miconi a fine trasmissione si è scagliata contro Eliana: "Non mi devi mettere più in mezzo a ste storie, per favore", le avrebbe detto. Poi il colpo di scena: Manuela Villa, dietro le quinte, riceve una telefonata – non sappiamo da chi – e rivela: "Il matrimonio di Pamela Prati è spostato a data da destinarsi". Ancora un coup de théâtre prima che che a questa lunga e triste storia si metta la parola "fine".