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Pamela Prati si sfoga: “A Cazzaniga la solidarietà, a me la gogna”

Pamela Prati ha messo in relazione il “caso Mark Caltagirone” con quello che è successo a Roberto Cazzaniga.
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Pamela Prati si è sfogata al Corriere della Sera mettendo in relazione il "caso Mark Caltagirone" con quello che è accaduto a Roberto Cazzaniga: "La cosa che mi ferisce di più è che intorno a Roberto Cazzaniga si è formato un cordone di solidarietà, quando è successo a me sono stata messa alla gogna". Nonostante tutto, però, il caso in esame appare molto differente. Il pallavolista milanese di serie B è stato convinto di essere legato a una donna per 15 anni, perdendo capitali e vita sociale. Nel caso di Pamela Prati, è stata una storia che ha goduto di vetrine in serie, dai social ai rotocalchi televisivi. Pamela Prati, però, non ci sta: "Sono stata manipolata da due persone che conoscevano le mie fragilità. Sono tantissime le persone che finiscono nella mia stessa trappola, e oggi il mio impegno è sensibilizzare l'opinione pubblica intorno a questo genere di truffe".

Le parole di Pamela Prati

Riprende vita Mark Caltagirone nelle parole di Pamela Prati. Al Corriere della Sera confessa di aver pensato anche a togliersi la vita: "Quando ho realizzato che era tutta una finzione mi sentivo svenire, mi mancava l’aria. Una violenza psicologica terrificante". E ancora: "Ci sentivamo tutti i giorni, con messaggi e soprattutto note audio. Aveva una voce calda, famigliare, mi corteggiava in modo dolce, quasi da figura paterna".

Un giorno quel sistema che mi ha manipolata mi porta in un bar, li trovo un bambino che mi chiama “Mamma” e mi abbraccia, io scoppio in lacrime e ci abbracciamo forte. Era il bimbo delle foto e dei video che da mesi mi scriveva e mi chiamava mamma via messaggio. Ho scoperto che era un bambino assunto da un’agenzia di attori solo quando il castello di bugie è crollato e mi hanno detto la verità. […] Durante l’organizzazione del matrimonio ho più volte provato l’abito da sposa, era quello dei miei sogni, come l’ho sempre sognato. Io ho ancora i regali che compravo ai due bambini, una volta ho organizzato sul mio terrazzo una festa di compleanno per il maschietto che poi ovviamente con una scusa non mi hanno più portato, ho video, messaggi, prove, regali. Il mio desiderio più grande è poter far vedere tutto quello che posseggo in modo da far vedere alle persone quanto macabro sia stato il tutto».

Roberto Cazzaniga: "Ho speso 700 mila euro per una donna che non esiste"

Il dramma dell’ex sportivo è stato passato ai raggi x nel salotto di Silvia Toffanin, le sue emozioni ma soprattutto la sua delusione: “Mi sento in colpa per aver tradito chi mi vuole bene”. Roberto Cazzaniga ha confessato di aver speso più di 700 mila euro per lei:

In tutti questi anni avrei voluto vederla, ma ogni volta sorgevano dei problemi e lei inventava scuse per non incontrarmi. Ci sono stati campanelli d’allarme, ma era molto brava a rigirare la vicenda a suo favore. Si innervosiva e tirava in ballo i suoi problemi cardiaci, facendomi sentire in colpa. Mi chiedeva denaro per vivere e per comprare i farmaci, io non potevo lasciarla morire e volevo sostenerla perché mi sentivo il suo fidanzato.

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