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Paola Ferrari contro Daniela Santanchè: “Balla dopo aver licenziato i dipendenti, squallido”

Il licenziamento di 14 dipendenti delle riviste Novella 2000 e Visto da parte dell’editore Daniela Santanchè suscita la condanna dell’ex amica Paola Ferrari, che critica la sua partecipazione a una festa: “Veder ballare lei e il direttore Alessi è triste e squallido come chi rideva la notte del terremoto”.
A cura di Valeria Morini
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Paola Ferrari si scaglia contro Daniela Santanchè, dopo il licenziamento di 14 dipendenti delle riviste di Visto e Novella 2000 da parte di Visibilia, la società di proprietà della stessa onorevole di Forza Italia. La nota conduttrice di programmi sportivi ha criticato aspramente su Instagram la mossa del licenziamento, in particolare con un post in cui viene mostrata la stessa Santanchè a una festa in cui si scatena nelle danze. Con lei, anche il direttore di Novella 2000 Roberto Alessi.

Veder ballare scatenati il direttore e l'Editore di un giornale che poche ore prima ha licenziato 14 dipendenti è triste e squallido come chi rideva la notte del terremoto pensando ai guadagni selle ricostruzione.

Precisiamo che la stessa Ferrari in passato è stata all'interno di Visibilia, in qualità di vicepresidente e con il 5,4% della società. Ne è uscita nel 2016 e l'amicizia con la Santanchè è finita dopo diversi anni. L'azienda edita diversi altri cartacei: Il Giornale, Ciak, il Corriere di Como, Villegiardini, Style Il Giornale e Pc Professionale.

Il licenziamento dei dipendenti di Visto e Novella 2000

La Santanchè ha acquistato Visto e Novella 2000 nel 2015. Intervistata dal Fatto Quotidiano alcune settimane fa, la deputata aveva così giustificato come necessaria la scelta di licenziare i dipendenti: "Hanno stipendi altissimi da 130-180 mila euro l’anno, mi costano 2,2 milioni l’anno più il borderò dei collaboratori. Non è più possibile andare avanti così: i giornali devono stare sul mercato, con spese compatibili con le vendite e gli incassi della pubblicità. Il mondo dell’editoria, lo sappiamo, è cambiato". Ecco quanto si legge nel comunicato di redazione di Visto e Novella 2000, che replica al licenziamento.

In questi due anni di gestione Santanchè nulla è stato fatto per portare Visto e Novella a competere sul mercato editoriale: contrariamente a quanto afferma il liquidatore, mai è stata pianificata una campagna promozionale né pubblicitaria, mai una locandina, mai un passaggio in tv come tutte le testate concorrenti. Non solo: Visibilia Magazine ha mostrato da sempre una totale incapacità nel gestire la diffusione di Visto e Novella 2000, tanto che in edicola le due testate spesso non giungono e quindi vengono destinate direttamente al macero. Stessa sorte per i numeri speciali, di cui non si ha traccia. E allora, il problema sono i presunti costi eccessivi del personale (in realtà tutti sono assunti ai minimi tabellari), oppure l’assoluta incapacità di svolgere il delicatissimo lavoro di editore, senza un controllo professionale, attento e costante su giornali, marketing e distribuzione delle copie in edicola?(…) Dai prossimi numeri Visto e Novella, sempre diretti da Benedetto Mosca e da Roberto Alessi, verranno realizzati da strutture editoriali esterne. Si chiede pertanto agli organi preposti di vigilare e intervenire su questa decisione per arginare un fenomeno che rischia di essere emulato da altri editori a discapito della qualità dell’informazione e dell’occupazione dei giornalisti. Lo scenario che si sta delineando va oltre: si apprende che le pubblicazioni di Visto e Novella 2000 continueranno, ma con un'altra società. In sostanza, quindi, l’obiettivo della Santanchè è unicamente quello di licenziare gli attuali dipendenti.

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