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Paola Perego, il figlio dj è risultato negativo al Covid: “Voglio tranquillizzare tutti”

Riccardo Carnevale, dj 24enne figlio di Paola Perego è risultato negativo al Coronavirus. Dopo 4 giorni di attesa, il ragazzo è riuscito ad effettuare il primo tampone. A scatenare il panico era stata la notizia del focolaio diffuso tra i locali della Costa Smeralda frequentati dal dj e della negatività di Lorenzo Pallazi, dj romano che aveva lavorato al suo fianco. Paola Perego: “Un sospiro di sollievo per tutti noi”.
A cura di Giulia Turco
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Il figlio di Paola Perego è risultato negativo al Coronavirus. Dopo giorni di attesa per poter effettuare il primo tampone, il dj 24enne Riccardo Carnevale, ha ricevuto l'esito e tirato un sospiro di sollievo. A dare la notizia, è stato lo stesso ragazzo tramite una Instagram Story: "Lo comunico perché mi sento in dovere di tranquillizzare tutte le persone che sono state a contatto con me e la mia fidanzata nei giorni scorsi. Il primo tampone è risultato NEGATIVO per entrambi". Fuori pericolo dunque anche la ragazza, che lo aveva accompagnato alla festa alla Capannuccia ad Ansedonia. A caldo, Paola Perego ha commentato: "Per tutti noi è un sospiro di sollievo", secondo quanto riporta Il Messaggero. A preoccupare le famiglie, il focolaio scoppiato tra i locali della Costa Smeralda, dopo che 7 ragazzi erano risultati positivi al Covid.

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La preoccupazione di Paola Perego

Paola Perego aveva espresso tutta la sua preoccupazione nelle ultime ore, nell'attesa di sapere l'esito del tampone. In un'intervista al Messaggero aveva raccontato l'odissea del figlio Riccardo, nel tentativo di sottoporsi al primo test, ottenuto infine dopo 6 ore di fila ad un drive in del Labaro, alla periferia di Roma. Ad allarmare la conduttrice sullo stato di salute del figlio, era stata la notizia della positività di Lorenzo Palazzi, l'amico e collega dj di Riccardo: avevano lavorato assieme ad una serata a Porto Rotondo qualche sera prima. Sulle pagine del Messaggero aveva sfogato la sua inquietudine:

Fare ballare questi ragazzi tutti appiccicati e sudati non doveva essere permesso. Lui è andato lì per lavorare dopo un lungo lockdown. Adesso ci chiediamo se era davvero necessario riaprire le discoteche per richiuderle poco dopo. A che cosa è servito?

Lo sfogo di Lucio Presta

Ad voler dire la sua sulla vicenda del tampone, atteso per ben 4 giorni, era stato anche Lucio Presta, agente nel mondo dello spettacolo e marito di Paola Perego. Presta non è riuscito a tenere a freno la rabbia per l'inefficienza del sistema dei tamponi, ma anche per le scelte del governo legate alle chiusure:

Nel frattempo siamo al 4 giorno , chiudere subito discoteche! Perfetto, ma intanto questo ragazzo che ha seguito il protocollo che VOI AVETE PREVISTO IN QUESTI CASI, che deve fare? Interessa a qualcuno o facciamo un po’ come cavolo ci pare? Vogliamo accertare che lui e gli altri possano essere certi se sono positivi o no e comportarsi come si deve a seconda del caso? Anche stavolta ci vorrà un pizzico di fortuna e tanta pazienza.

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